A volte basta un gesto semplice, come sedersi a tavola insieme, per far nascere qualcosa di grande. Accade ad Alba, dove la solidarietà torna a incontrare la formazione: domenica 30 novembre, alle 12, l’Alba Accademia Alberghiera ospiterà un pranzo benefico a sostegno di Dynamo Camp, realtà nazionale che offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa per bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche.
Il costo è di 35 euro per gli adulti e 15 euro per i bambini, con prenotazioni aperte fino al 25 novembre al numero 333 1086871 (Chiara).
Durante la giornata sono previsti uno spettacolo di magia e una lotteria con premi, per rendere l’evento non solo benefico, ma anche gioioso e inclusivo.
Per i ragazzi dell’Accademia sarà un'occasione preziosa per mettere in pratica ciò che stanno imparando e, soprattutto, avvicinarsi a un progetto che parla di cura, accoglienza e resilienza. Nei giorni scorsi, una delegazione dei volontari Dynamo ha incontrato gli studenti per raccontare loro la missione del Camp e il valore della terapia ricreativa.
A raccontarlo è Chiara Giribaldi, referente del gruppo locale di volontari, impegnata dal 2012 in questa iniziativa: “L’impegno nella raccolta fondi resta una priorità. Dynamo è un luogo speciale, dove i bambini riscoprono forza, coraggio e sorrisi. Avere al fianco i ragazzi dell’Accademia ci rende orgogliosi: ogni piatto preparato è un gesto d’amore. Ci auguriamo che la risposta delle persone sia entusiasta e calorosa come nelle scorse edizioni”.
Fondata nel 2007, Dynamo Camp ha accolto oltre 84mila bambini, ragazzi e famiglie, offrendo loro momenti di gioco, socialità e avventura in un’oasi naturale di oltre 900 ettari. Dalla fotografia alla musica, dall’arrampicata al circo, dalle attività in natura alla vita di comunità, tutto è pensato per restituire fiducia e serenità a chi affronta percorsi di cura complessi.
“La magia di Dynamo è reale”, dice Chiara. “Chiunque abbia vissuto anche solo un giorno lì sa che è possibile sentirsi più forti, più grati, più vivi. Con questo pranzo vogliamo portare un po’ di quella luce qui, nella nostra città”.