Eventi - 31 ottobre 2025, 16:55

L’omaggio di Alba a Enrico Crippa: "Mestiere di sacrifici e grandi soddisfazioni, lavorare con la natura non annoia mai" [FOTO E VIDEO]

La Fiera Internazionale del Tartufo celebra lo chef tre stelle Michelin per la sua visione di sostenibilità e responsabilità gastronomica. “La cucina è armonia, disciplina e rispetto per la Terra”

Enrico Crippa, chef di Piazza Duomo, con il Premio "Dawn to Earth" 2025: una pianta di rovere tartufigena

Enrico Crippa, chef di Piazza Duomo, con il Premio "Dawn to Earth" 2025: una pianta di rovere tartufigena

Si è svolta venerdì 31 ottobre al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba la cerimonia di consegna del Premio “Dawn to Earth” 2025, riconoscimento promosso dalla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba nell’ambito del progetto “Sostenibilità Incrociate”, curato in collaborazione con il narratore gastronomico Paolo Vizzari.

Giunto alla quinta edizione, il premio celebra figure che con il proprio lavoro hanno contribuito a costruire un nuovo rapporto tra uomo, cibo e ambiente. Quest’anno il riconoscimento è andato a Enrico Crippa, chef visionario e innovatore, “per il suo straordinario contributo alla sostenibilità gastronomica e alla valorizzazione del territorio albese”.

Ad aprire l’incontro è stata la vicesindaca Caterina Pasini, che ha espresso l’orgoglio della città per un’occasione capace di unire formazione, cultura e identità territoriale. “Per i nostri studenti è un’occasione speciale – ha dichiarato – poter incontrare e dialogare con uno dei propri modelli e beniamini, proprio qui ad Alba, città creativa UNESCO per la gastronomia, dove studiano e sognano di costruire il loro futuro lavorativo. Partecipare alla premiazione è anche un modo per sentirsi parte di una comunità che cresce insieme, grazie all’impegno dell’Ente Fiera, capace ogni anno di far dialogare generazioni, talenti e mestieri”.
 

[La vicesindaca della città di Alba Caterina Pasini e il Presidente dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba Axel Iberti]

Ha quindi preso parola Axel Iberti, presidente dell’Ente Fiera, che ha rivolto il suo ringraziamento agli studenti di cucina presenti in sala e impegnati nelle attività fieristiche: "Avete davanti a voi un orgoglio albese. Se Alba è oggi sulla mappa mondiale della gastronomia, lo dobbiamo anche al lavoro e al prestigio di Enrico Crippa. Ringrazio voi che siete intervenuti e i vostri colleghi impegnati nelle attività della Fiera in Sala Beppe Fenoglio: è bello vedere questo scambio tra chi impara e chi ispira”.

Nelle edizioni precedenti abbiamo premiato nomi come Norbert Niederkofler, Chiara Pavan e Francesco Brutto, Andreas Caminada e Manu Buffara. Con questo progetto vogliamo sensibilizzare tutti su ciò che oggi accade in natura, sui temi del rispetto e della responsabilità, sul cambiamento climatico e sulla necessità di adattarsi e fare del nostro meglio per proteggere i frutti preziosi della terra, come forma di gratitudine verso il futuro”. Così il direttore Stefano Mosca ha sottolineato come “Dawn to Earth” sia, più che un premio, un segno identitario della Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba.

[Stefano Mosca, Direttore dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba]

Nel dialogo con Paolo Vizzari, Crippa ha ripercorso le tappe della propria filosofia culinaria: una cucina che parla di armonia, di ascolto della terra e del ritmo delle stagioni. “Fondamentale è la disciplina – ha spiegato –. Mi piacerebbe vedere un po’ di fuoco e di attaccamento in più negli occhi dei giovani. È un mestiere di sacrificio, ma anche di grandi soddisfazioni: lavorare con la natura non annoia mai”.
Il lavoro di squadra, ha aggiunto, è parte essenziale della vita in cucina: “L’obiettivo è sempre il cliente. Se c’è uno screzio in brigata, finisce lì con la fine del servizio. Gran parte del nostro mestiere è saper gestire il gruppo e le individualità che lo compongono”.

[Paolo Vizzari ed Enrico Crippa sul palco della Sala storica del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba]

Sebbene in questa occasione sia stato chiamato al ruolo di mentore per gli studenti in Sala storica, Crippa, per congedarsi, ha voluto fare affidamento su una lezione del suo maestro, Gualtiero Marchesi: “Diceva – e lo scriveva nel suo ristorante – che la più alta forma d’insegnamento è l’esempio”.
Un principio che riassume l’essenza di questo riconoscimento, conferito a chi attraverso il proprio lavoro continua a ispirare un modo più consapevole di intendere la gastronomia e il rapporto con il territorio.

Al di là del valore simbolico, il premio si traduce in un gesto concreto: il contributo sarà devoluto al progetto “8Pari” della Cooperativa sociale Progetto Emmaus, che unisce lavoro, inclusione e sostenibilità attraverso la produzione di vino e l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di fragilità.

Alba ha così reso omaggio a uno dei suoi maestri più illustri, in una Fiera che continua a proporsi come laboratorio di riflessione e di azione sul futuro del cibo, della Terra e della comunità che la abita.

LE INTERVISTE [VIDEO]

Eleonora Ramunno

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