Cresce l’attesa a Mondovì per la conferenza stampa in programma domenica prossima, durante la quale Eva Henger, al suo debutto come regista, presenterà i primi dettagli ufficiali del film “Quella brava ragazza”, che verrà girato proprio nella città monregalese.
"Domenica scopriremo in che modo la nostra città e la comunità saranno coinvolte — ha anticipato il sindaco Luca Robaldo, che segue con curiosità e orgoglio l’iniziativa. "Siamo contenti di ospitare una produzione così importante".
Mondovì si conferma così come una delle location più interessanti per il cinema: il suo centro storico, con scalinate suggestive, architetture antiche e scorci pittoreschi, offre un set naturale di grande fascino. Non è la prima volta che la città ospita produzioni: lo scorso anno è stata teatro del docufilm “Italo Calvino nelle città”, con Violante Placido.
Il film della Henger offrirà anche un’importante opportunità ai giovani del Liceo Artistico cittadino, che include l’indirizzo Audiovisivo e Multimediale. "Gli studenti saranno coinvolti e potranno vivere in presa diretta il mondo del cinema, in ogni sua fase" — ha aggiunto il sindaco Robaldo.
Mentre a Mondovì cresce l’attesa, Cuneo è già nel pieno di un’altra produzione: “7 anniversari”, film diretto da Sabrina Iannucci con protagonisti Benedetta Porcaroli, Lorenzo Zurzolo e, dietro le quinte, anche Riccardo Scamarcio, arrivato in città per stare accanto alla compagna.
Da una decina di giorni, e per circa un mese ancora, Cuneo è diventata un set a cielo aperto. Ieri sera, dalle 19 alle 24, un tratto di corso Nizza e corso Dante sono stati chiusi al traffico per consentire le riprese di alcune scene.
Il quartier generale della produzione è allestito a Palazzo Samone, dove si trovano costumi, trucco, parrucco e la logistica del film. Ogni giorno decine di persone — circa quaranta tra tecnici, costumisti, assistenti e, quando servono, comparse — lavorano incessantemente sotto la guida della regista Iannucci.
Nei prossimi giorni parte della troupe si sposterà a Lisbona, per poi tornare a Cuneo fino a fine novembre.
E non finisce qui: secondo indiscrezioni, altri due film sarebbero già in programma per i primi sei mesi del 2026, uno a febbraio e uno a maggio.
Cuneo e la sua provincia si stanno affermando come set cinematografici ideali: varietà geografica, identità architettonica, attenzione delle amministrazioni e disponibilità del territorio rendono queste aree sempre più appetibili per le produzioni.
Girare in provincia consente non solo di ridurre i costi, ma anche di aggiungere un valore narrativo e visivo unico, grazie a quell’atmosfera sospesa e autentica che il Cuneese, rimasto per certi versi un po' fuori dal tempo - basti pensare alle insegne al neon ancora presenti nelle vie del capoluogo - sa offrire.