"Oggi in Senato abbiamo portato a compimento un passaggio importante per riformare la giustizia, orientandola verso principi di maggiore terzietà e trasparenza”.
Lo dichiara il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), a seguito dell'approvazione definitiva, oggi in Senato, della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere in magistratura.
Il testo ha ottenuto il via libera con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astenuti. Non avendo raggiunto la maggioranza dei due terzi, la riforma sarà sottoposta al referendum confermativo previsto dall'articolo 138 della Costituzione.
La revisione costituzionale mira a separare in modo netto le carriere tra magistrati requirenti (Pubblico ministero) e magistrati giudicanti. Le principali novità riguardano l’istituzione del Consiglio Superiore della Magistratura Giudicante e del CSM Requirente, due organi di autogoverno distinti presieduti dal Presidente della Repubblica, e la creazione dell’Alta Corte Disciplinare, organo specifico e terzo per la giurisdizione disciplinare su tutti i magistrati.
"L'approvazione in Aula conclude un percorso parlamentare complesso ma coerente, senza modifiche al testo originale - aggiunge il Senatore Bergesio -. Ora la parola passa ai cittadini. Siamo pronti al confronto per illustrare i contenuti di questa riforma che mira a rendere la giustizia più efficiente e a rafforzare la terzietà del giudice. La nostra volontà è quella di costruire un sistema giudiziario più solido, nell'interesse di tutti gli italiani”.





