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Attualità | 12 ottobre 2025, 11:01

Borgo San Dalmazzo, sopralluogo del Consiglio comunale al biodigestore: “Continueremo a vigilare la situazione”

Verificato lo stato dell’arte dell’impianto Acsr, destinato a produrre biometano e compost certificato. Marcia provvisoria del primo impianto entro gennaio

Dopo quello di Cuneo è stato il turno del Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ad effettuare il sopralluogo presso l’impianto Acsr, per verificare l’avanzamento dei lavori di potenziamento e lo stato dell’arte delle nuove strutture del biodigestore. L’incontro di giovedì 9 ottobre è stato una nuova occasione per approfondire le soluzioni tecniche adottate e le prospettive legate alla produzione di energia e al recupero delle risorse.

In questo momento – dichiara la sindaca Roberta Robbione - , è stato importante anche per il coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale. Borgo San Dalmazzo è direttamente toccata, visto che ci sono gli impianti a “casa”, e nei confronti dei nostri cittadini come Amministrazione continueremo a vigilare e fare questi incontri per monitorare sempre la situazione”.

I lavori procedono secondo cronoprogramma: le opere civili sono state completate prima dell’inverno ed entro metà gennaio è prevista la conclusione della posa dell’impiantistica, con l’avvio della marcia provvisoria del primo digestore e una messa in esercizio definitiva entro la fine di marzo. Il secondo entrerà in funzione a seguire.

Il progetto è stato finanziato con fondi Pnrr, e da completare entro il 30 giugno 2026, mentre l'esecuzione lavori è stata affidata alla ditta Entsorga Spa. L’impianto sito dell’attuale discarica di San Nicolao, originario degli anni ’80, è stato oggetto di un profondo intervento di modernizzazione tramutando la gestione dei rifiuti in una digestione anaerobica. “Tutti i lavori – ha spiegato il direttore generale Cristiana Giraudo – sono stati realizzati senza interruzione della regolare attività, evitando le interferenze grazie anche alla previsione di un accesso al cantiere alternativo”.

Tra le prescrizioni richieste dalla Provincia si inseriscono il recupero delle acque meteoriche, anche al fine del contenimento del percolato, sul quale è previsto uno specifico monitoraggio di durata annuale. Sul fronte delle emissioni inoltre è previsto un miglioramento in quanto l'accesso allo scarico dei rifiuti avverrà tramite una zona che funzionerà da bussola per i mezzi per ridurre al minimo la dispersione di odori.

Durante il sopralluogo è stata ribadita anche la proposta di istituire un osservatorio ambientale, avanzata dal Comune di Borgo in collaborazione con Acsr e Arpa Piemonte, per garantire un costante monitoraggio ambientale dell’impianto e del territorio circostante.

Dal punto di vista dell'impatto visivo le nuove strutture risultano perfettamente inserite e non visibili dall'estero anche grazie alla vegetazione circostante che ha rinaturalizzato l'area della discarica ormai esaurita.

Gli impianti di Borgo San Dalmazzo trattano anche il rifiuto indifferenziato, proveniente dai 54 comuni soci, dal quale si ricava circa il 60% di secco , che viene utilizzato per la produzione del CSS. L'impianto di compostaggio con il pretrattamento e i due digestori anaerobici potrà trattare 10mila tonnellate all'anno di organico in più rispetto alle 25mila già in precedenza autorizzate.

Sul piano economico, l’impianto non risulta energivoro ma produttore di energia. “Anche con un solo digestore attivo – ha sottolineato il presidente Giancarlo Isaia – non si registreranno costi aggiuntivi. La vendita del biometano permetterà di coprire le spese di esercizio e generare una rendita per la società. Se riusciremo a rispettare i tempi è anche merito dell'ottimo confronto con il Ministero e alla puntale rendicontazione, tardando il ricorso al mutuo”.

I nuovi filtri impiegati e il nuovo sistema contribuirà anche a un significativo contenimento degli odori, che troverà compiacenti i residenti nell'area.

Previsto anche il raddoppio della produzione di compost, certificato e garantito, destinato alle aziende agricole locali e a un futuro accordo con un terricciatore per la distribuzione. “Il compost oltre a svolgere un'azione fertilizzante restituisce struttura al terreno e trova largo impiego in applicazioni a pieno campo.” – ha aggiunto Isaia.

Il sistema di gestione dei rifiuti dell'intera provincia, si inserisce in un modello circolare e sostenibile, basti pensare che il css prodotto viene utilizzato dal cementificio Buzzi Unicem di Robilante, con cui Acsr ha recentemente rinnovato il contratto per dieci anni.

Completano il progetto gli interventi di abbellimento dell’area di accesso da via Ambovo, con pannelli informativi e opere di rinaturalizzazione. “Abbiamo realizzato tre nuove strutture su un sito già funzionante – conclude Isaia – che oggi si arricchisce di nuove funzionalità, dalla produzione di biogas alla valorizzazione del compost. Un passo avanti per un sistema virtuoso, efficiente e rispettoso dell’ambiente. Saremo in grado di ritirare tutti i rifiuti organici della provincia”.

Sara Aschero

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