Qual è la qualità del nostro ambiente? E dell’aria che respiriamo? La risposta è facile: basta alzare gli occhi al cielo. Gli uccelli migratori sono un indicatore biologico naturale. La loro presenza significa che l’ambiente in cui viviamo è sano e si respira aria buona. Viceversa, se mancano o scarseggiano, significa l’esatto opposto.
Alcuni di loro sono protagonisti di viaggi epici, come la sterna codalunga o sterna artica (Sterna paradisaea), il più grande migratore della Terra, che ogni anno percorre oltre 96mila chilometri (pari a due volte il giro del mondo), dall’estate del Polo Nord a quella del Polo Sud e ritorno, sorvolando l’Atlantico.
Moltiplicando quest avventurosa condotta per la vita media di tali uccelli, pari a poco meno di 30 anni (evidentemente il moto fa bene davvero!), non è illogico affermare che una sterna artica viaggi, lungo l’arco della sua vita, per quasi 3 milioni di chilometri: tre viaggi di andata e ritorno tra la Terra e la Luna.
Per il “Top Gun” dei pennuti e per tutti i suoi compagni di volo, sabato 11 ottobre è una data importante, perché in tutto il mondo si celebra il World Migratory Bird Day, la Giornata Mondiale interamente dedicata agli uccelli migratori.
O meglio, una delle due giornate, perché proprio come in una vera migrazione c’è un’andata e un ritorno. Il 2° sabato di ottobre si festeggia infatti la migrazione di andata, quella autunnale, mentre a maggio si celebrerà invece quella primaverile di ritorno. Più o meno in concomitanza coi picchi migratori degli uccelli in tutto il mondo.
La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori è stata costituita nel 2006 da due istituzioni internazionali, Cms (Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie selvatiche) e Aewa (Accordo sulla conservazione degli uccelli migratori africani, europei e asiatici), che operano sotto l’egida del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep).
In occasione della Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori, l’attenzione è focalizzata sulla salvaguardia del loro destino, troppo spesso minacciato dalla mano dell’uomo, da cambiamenti climatici, inquinamento, distruzione o degrado degli habitat naturali, caccia illegale, perdita di aree di sosta. L’obiettivo di questa giornata è incoraggiare azioni comuni di tutela e conservazione delle varie specie, sempre più in pericolo.

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