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Attualità | 07 ottobre 2025, 16:30

Rete Cuneese per la Palestina avvia presidio quotidiano a Bra nel primo anniversario del 7 ottobre

Dalle 18 alle 19 in via Cavour per chiedere il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato palestinese. "La crisi ha radici più antiche"

Bandiera della Palestina, immagine di repertorio, foto di Houssem Bouaza

Bandiera della Palestina, immagine di repertorio, foto di Houssem Bouaza

Da oggi, 7 ottobre, la Rete Cuneese per la Palestina attiva a Bra un presidio quotidiano in via Cavour dalle 18 alle 19 in solidarietà con il popolo palestinese per chiedere lo stop al genocidio, per pretendere il riconoscimento dello stato di Palestina e per rompere ogni complicità con lo stato genocida e terrorista di Israele.

"Molta parte dell’opinione pubblica e dell’informazione, quando si parla della situazione in Medio Oriente, fa riferimento al 7 ottobre 2023 come inizio delle crisi israelo-palestinese. Purtroppo la storia ci insegna che l’attuale crisi ha radici molto più antiche", sostengono i rappresentanti della Rete.

"Il processo di pace non si esaurisce con il 'cosiddetto piano Trump', c’è bisogno di ridare speranza al popolo palestinese costruendo finalmente lo stato di PALESTINA e facendo prevalere il diritto internazionale in quell’area. La nostra mobilitazione si pone come obiettivo il tenere alta l’attenzione, poiché le manifestazioni di questi giorni hanno già dato piccoli risultati, ad esempio la rescissione di alcuni contratti di forniture d’armi con Israele", proseguono gli attivisti della Rete Cuneese per la Palestina.

"La Global Sumud Flotilla ci ha ridato una speranza di umanità, per questo ringraziamo gli equipaggi, in particolare il nostro concittadino Ab, ed altre barche di diverse nazionalità si stanno avvicinando a Gaza con l’intento di aprire un corridoio umanitario permanente.

In tutto il mondo è sempre maggiore il dissenso nei confronti del governo Netanyahu ed anche una sia pure esigua minoranza degli israeliani, non condivide la sua politica.

Invitiamo quindi a partecipare al presidio ed a portare contributi costruttivi alla discussione, ribadendo che la cultura della pace è il nostro valore principale", concludono i rappresentanti della Rete.


 

cs

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