Sport - 22 settembre 2025, 14:23

“Una vittoria inaspettata ma bellissima!”: Erica Magnaldi commenta il successo all’Europeo Gravel

La ciclista cuneese guarda al futuro: “Il prossimo anno più gare fuoristrada, ora probabilmente Europei su strada e Mondiali gravel”

(ph sprintcycling)

Sono passate poche ore dal trionfo di Erica Magnaldi al Campionato Europeo di Avezzano e la portacolori della UAE Team ADQ è ancora incredula per la grande vittoria.

Per la 33enne di Cuneo quest’anno due affermazioni in altrettante gare gravel, prima alla corsa di casa “Monsterrando” e poi all’Europeo in Abruzzo.

In questo 2025 per lei anche il ritorno al successo su strada con la vittoria del GP de Chambery.

Ora per la Magnaldi un finale di stagione ricco di impegni e tutto da vivere tra impegni gravel e corse su strada.

Erica, commenta il tuo successo al Campionato Europeo.

“Domenica è stata una gara molto dura, quando ho visto l’altimetria ho pensato che fosse un percorso adatto alle mie caratteristiche ma poi quando l’ho provato ho notato che la salita non era troppo impegnativa e la discesa era molto tecnica, per vere specialiste e non per fuoristradiste alle prime armi come me. Ho cercato di fare corsa dura fin da subito: nel secondo giro mi sono trovata in testa con la Kloser, ho provato a seguirla in discesa prendendomi troppi rischi e sono caduta. Mi ha quindi raggiunto la Wright e ho pensato che mi sarei giocata l’argento. Poi in un attimo è cambiato tutto perché la tedesca ha forato vicino all’arrivo, l’abbiamo ripresa e staccata. Ci siamo dunque giocate la corsa io e la britannica: ho confezionato una bella volata, nonostante non sia esattamente la mia specialità. Sono riuscita a tirar fuori tutte le energie rimanenti. Sono molto contenta e ancora un po’ incredula, è stata una vittoria abbastanza inaspettata”.

L’ultima volta ci avevi detto che avresti provato a cimentarti in qualche gara gravel e direi che non sono andate così male. Sei un po’ rammaricata di aver iniziato solo ora questa tua nuova carriera?

“A dire il vero sono pochi anni che il movimento gravel sta crescendo prepotentemente. Sono contenta del percorso fatto negli ultimi anni e non so se avrei avuto abbastanza tempo da dedicare all’attività offroad nelle stagioni passate. Nelle ultime settimane sono riuscita a ricavarmi un po’ di spazio per il fuoristrada e magari il prossimo anno, visti anche gli ottimi risultati, cercherò di ritagliarmi qualche finestra in più da dedicare a questa specialità, seppur la priorità rimanga il calendario su strada”.

A chi dedichi questa vittoria?

“Dedico principalmente questo successo al mio preparatore e compagno Dario Giovine. Nel gravel la gara è quasi totalmente individuale: c’è poca tattica e servono ottime gambe, dunque è fondamentale avere un’ottima preparazione, buona parte della vittoria è anche merito suo. Ringrazio inoltre la nazionale che mi accolto nel suo bell’ambiente. Un grazie anche alla mia squadra, ai miei genitori che sono venuti a vedermi in corsa, a tutti i tifosi di casa che mi seguono e a chi mi supporta da sempre”.

Infine, quali sono i tuoi obiettivi per il finale di stagione tra impegni su strada e gare gravel?

“Non ho ancora un piano ben definito perché sto aspettando di sapere se parteciperò all’Europeo su strada: il CT Marco Velo deve darmi l’ufficialità in questi giorni, mi ha detto che sono tra le papabili e ci sono buone probabilità di partecipare. Avrei dovuto fare un paio di gare in Italia ma il CT Daniele Pontoni mi vorrebbe ai Mondiali gravel nei Paesi Bassi. Vedremo e valuteremo anche con la UAE Team ADQ: il percorso non è molto adatto a me perché pianeggiante e molto tecnico. Se la nazionale ci tiene a portarmi per me sarà un onore vestire ancora una volta la maglia azzurra, magari supportando una compagna più adatta, e anche la squadra sarebbe contenta”.

Samuele Bernardi