Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 9 settembre.
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Dal 2011 al 2019, Alba aveva già conosciuto il mercatino con il nome di “Produzioni ristrette – cibo, artigianato e idee dell’economia penitenziaria e della legalità”, organizzato all’interno del Mercato della Terra nello stesso giorno del Palio degli Asini. In quegli anni l’evento ospitava diversi stand di espositori con prodotti nati da percorsi di lavoro, formazione e cultura rivolti a persone detenute, insieme a iniziative di promozione della legalità.
L’edizione 2025 riprende quel cammino, con una formula rinnovata. L’evento "Valelapena! Mercatino delle produzioni ristrette: cibo, artigianato e idee dell’Economia Penitenziaria e della Legalità" è promosso dal Comune di Alba insieme al Garante comunale dei diritti delle persone detenute Emilio De Vitto, alla Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” e al Mercato della Terra – Slow Food, con il coordinamento del Consorzio CIS, impegnato da oltre vent’anni nei percorsi di inserimento socio-lavorativo per persone in esecuzione penale.
L’obiettivo è offrire uno spazio di conoscenza e confronto, coinvolgendo il mondo del volontariato, le amministrazioni locali, la scuola e le istituzioni penitenziarie. “Valelapena vuole essere una vetrina delle economie penitenziarie e delle tante iniziative di integrazione sociale presenti sul territorio – spiega il Garante Emilio De Vitto –. Non solo un’occasione di vendita, ma un modo per raccontare percorsi di riscatto, formazione e legalità”.
Tra i protagonisti ci saranno esperienze diverse, dalle cooperative sociali ai laboratori artigianali, dai prodotti alimentari realizzati in carcere ai progetti culturali e di inclusione: dal vino di Valelapena agli storici biscotti di Banda Biscotti, dai prodotti da forno del panificio “Gli Evitati” di Cuneo al pastificio “Mëscià” della cooperativa Momo, fino ai progetti sartoriali, artistici e di recupero sociale provenienti da Torino, Genova, Alessandria, Cremona, Fossano e Saluzzo.
Accanto agli stand ci sarà spazio per realtà impegnate contro la violenza domestica, come i programmi dei Centri per uomini autori di violenza (C.U.A.V.), o per associazioni che operano nell’accoglienza delle donne, come Mai più sole. Saranno presenti anche “Libera Terra” con i prodotti dai terreni confiscati alla criminalità e “Extraliberi” con le sue creazioni in tessuto e pvc.