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Provincia | 24 agosto 2025, 07:03

STORIE DI MONTAGNA 177/ Il marchio Palènt continua a vivere grazie alla famiglia Fusta

Il piccolo opificio della Valle Maira torna a produrre eccellenze grazie all’impegno di Massimiliano e Raffaella che rilanciano il Brand Palént

STORIE DI MONTAGNA 177/  Il marchio Palènt continua a vivere grazie alla famiglia Fusta

Non si può citare la Valle Maira senza parlare del marchio “Palènt”, ovvero quello di un piccolo opificio, fondato da Matteo Laugero, scomparso nel 2023 all’età di 92 anni. Un uomo dalla storia particolare, considerato uno dei maggiori esperti di erbe alpine che aveva realizzato il sogno di produrre un liquore unico dal genepy da lui coltivato biodinamicamente.

La storia della famiglia Laugero si incrocia, oggi, con quella di Massimiliano, Raffaella e i loro figli, ma come questo è successo è la storia che ti voglio raccontare oggi.

Massimiliano Fusta è originario di Caraglio e nasce da una famiglia di produttori di vino. Si tratta della terza generazione di produttori. Purtroppo però, il vino viene abbandonato negli anni dello scandalo del metanolo, che travolge in modo drastico la famiglia di Massimiliano, che ne uscirà dopo molti anni indenne legalmente, ma sicuramente molto provata economicamente e amareggiata.

Ho lavorato in vigna, vissuto la cantina e la produzione di vino fino alla mia adolescenza, l’idea era quella di continuare quel percorso, ma mio papà, logorato dalla vicenda del metanolo, decise di non produrre più e scelse la distribuzione, orientandosi anche all’esportazione dall’estero”

La malattia del papà porta Massimiliano a prendere in mano l'azienda di famiglia e a continuare il lavoro di importatore di birre, soft drink e altre bevande. Spesso era all’estero e, con l’arrivo della famiglia, la voglia di restare a casa lo spinge ad acquisire, nel 2012, una piccola enoteca, con distribuzione, a Busca.

“Ho fatto il processo inverso: prima servizio i distributori, ho deciso di tornare a servire i clienti finali. In tutto questo, Raffaella, mia moglie mi ha sempre seguito, pur facendo un altro lavoro, ovvero l’architetto, è sempre stata al mio fianco. Abbiamo deciso di contenere la distribuzione nell’arco di 30 chilometri per garantire ai nostri clienti qualità e disponibilità

Fino a qui è stato Massimiliano l’imprenditore a parlare, ma la stessa persona che avevo davanti ha iniziato a illuminarsi quando, tra le mura del suo opificio, mi ha raccontato come ora sia lui a produrre e distribuire il marchio Palènt.

Ho sempre avuto la voglia di tornare a produrre, era qualcosa che non mi aveva mai abbandonato. Una sera, durante una cena tra amici, sono venuto a conoscenza che il figlio di Matteo Laugero aveva deciso di lasciare andare il marchio Palènt. Conoscevo bene quei liquori, la loro storia e quando lavoravo ancora con mio padre, li avevamo in distribuzione. Non potevo immaginare che tutto andasse perso!

Massimiliano ha un chiaro ricordo di quando Matteo, passava con il suo pickup pieno di liquori dal papà, mostrando i premi vinti e sollecitando ulteriori acquisti.

Era da tempo che il piccolo opificio di San Damiano Macra, bassa Valle Maira (CN), era fermo in attesa che qualcuno tornasse a credere nel sogno di chi, con tanta passione, inventiva e pionierismo, aveva creato una linea di liquori che forse, definire eccellenti, è troppo poco. Per arrivare a sentire di nuovo profumi di erbe alpine tra quelle mura c’e voluto impegno, pazienza e sicuramente la voglia di arrivare in fondo.

Massimiliano, capisce bene quanto il prodotto Palènt non fosse un semplice spirito, ma c’era davvero una ricerca di assoluta qualità, di scelta di materie prime d’eccellenza, di sperimentazione. La commozione del figlio di Matteo Laugero, durante il primo sopralluogo, che mostra ricette, racconta aneddoti del padre e descrive la produzione totalmente artigianale lascia una convinzione in Massimiliano: la vecchia strada iniziata è quella da portare avanti: ovvero massima qualità e attenzione per far tornare sul mercato l’eccellente prodotto che tutti conoscevano in Valle Maira.

Ci sono voluti due anni e tanta burocrazia e solo ad aprile 2024 il liquorificio è diventato della famiglia Fusta e da qui, questo luogo, è il vero nido di Massimiliano. Il luogo dove ha imparato la pazienza, dove può tornare a produrre, a sperimentare, a fermare la mente lasciando a valle la frenesia della sua impresa “La Cantina”, che ancora oggi si occupa di distribuzione.

L’opificio è vicino a casa mia, in poco arrivo qui, ai piedi delle montagne. Ho rispettato fin da subito tutto il lavoro fatto in precedenza, ho molta ammirazione per Matteo Laugero e voglio che questo marchio sia rilanciato e torni a vivere, continuando a produrre con l’artigianalità di un tempo e la qualità che ancora oggi possiamo garantire!”

Ho visitato l’opificio e ho viaggiato con Massimiliano per tutta la strada che lo ha portato qui, l’ho visto illuminarsi raccontandomi ogni particolare dei liquori che oggi tornano sul mercato. Anche Raffaella ha contribuito a questa nuova fase del marchio, e così, la nuova bottiglia in vetro, che oggi si discosta da quella di un tempo, ma mantiene la sua bellezza estetica, è opera sua. Qui inizia una nuova storia che si incrocia con il passato, ma va verso il futuro e che, grazie a questa famiglia, non lascia cadere l’eredità di un sognatore che aveva investito parte della sua vita nella creazione di liquori unici!

Ci sono tutti i cavalli di battaglia: l’achillea, il genepy, il liquore di rose e le prime nuove creazioni: il gin maira, il genepy l’altro.

La chicca è sicuramente l’amaro, sperimentato per otto anni da Matteo Laugero, oggi finalmente ha trovato la luce e con un ingrediente particolare, la rosa, aggiunto dai nuovi proprietari, lo rende il vero simbolo del connubio tra passato e presente. La conferma di essere sulla strada giusta è arrivata da poco, con la vincita di un premio nazionale come miglior amaro di montagna.

Altri liquori arriveranno, anche perché Massimiliano continua ad avere mille idee e tantissima voglia di realizzarle! https://www.palent.it

Mi piace partire dal profumo delle erbe officinali, trasformarle in liquori, creare un prodotto dall’inizio alla fine e farlo assaggiare, portare il territorio in cui vivo dentro un liquore!

Mi piace pensare che, certe volte, Matteo Laugero, anche se non è più qui,  sia seduto accanto a Massimiliano e sia felice di aver lasciato che il suo sogno continui. Non è facile l’eredità che ha lasciato, Massimiliano non può sbagliare, perché tutti vogliono i liquori di un tempo.

Infatti, nessuno si improvvisa liquorista, e con tanta formazione, costanza e dedizione, Massimiliano, sta diventando sempre più bravo. Una formazione continua, una sperimentazione costante, un lavoro che resta artigianale e produce piccoli numeri.

Sono contenta che le bottiglie a marchio Palènt, che sono certa molti di voi avranno visto nei vari locali della Valle Maira, possano continuare la loro storia, che non siano sparite e sono certa che ora, quando ti bagnerai le labbra, con un liquore Palènt, avrà un sapore diverso: saprà di una storia che continua!

Cinzia Dutto, scrittrice cuneese,  ama definirsi una cacciatrice di storie, racconta di storie persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere.

Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari. Cinzia ha un profilo instagram https://www.instagram.com/cinzia_dutto_fanny e un sito dove puoi trovare il riferimento a tutte le sue pubblicazioni www.cinziadutto.com

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