Attualità - 04 agosto 2025, 08:22

A Cossano Belbo inaugurata una nuova scultura dedicata alla “raccoglitrice di nocciole”

Le opere in pietra della cultura contadina in frazione Scorrone ora sono tre. All’Uomo di Langa e alla “Fontana Borgno” si è aggiunta la “Ninzurera”

Nel pomeriggio dello scorso sabato 2 agosto, la famiglia Grasso, originaria della frazione Scorrone, ha svelato il volto e le forme di una nuova statua in pietra di Langa intitolata “La Nizurera”.

Si tratta di un’opera realizzata dallo scultore di Vesime Ferdinando Gallo e rappresenta una signora attempata, china sulle proprie ginocchia, intenta a raccogliere le nocciole riponendole in un 'cavagnin' di vimini.

Il manufatto va far compagnia alla fontana con vasca e all’Uomo di Langa, già presenti sul luogo, opere dello stesso artista, realizzate in ricordo di Livio Grasso, agricoltore e appassionato di motociclismo, mancato alcuni anni fa, che volle offrire la possibilità a tutti i passanti di dissetarsi con un’ottima acqua di sorgiva. La famiglia Grasso, tramite le sorelle Bruna e Ilaria, ha voluto perpetuare il ricordo di Livio regalando alla borgata che amava un’ulteriore iniziativa artistica che contraddistingue questo versante della valle Belbo. 

Località Borgno si trova sulla strada che da Cossano Belbo porta alla frazione Scorrone e nel piccolo spiazzo a ridosso della carreggiata, adesso salgono a tre le opere in pietra, rappresentative di un mondo contadino ricco di valori e umanità.

L’inaugurazione si è inserita nei festeggiamenti patronali della frazione Scorrone e ha visto la partecipazione dello scultore Ferdinando Gallo, del sindaco di Cossano Belbo Luca L. Tosa, del consigliere comunale Fausto Bianco, della famiglia di Bruna e Ilaria Grasso e di Don Mauro Molinaris che ha concluso l'evento con un momento di preghiera e di benedizione alla statua.

"Una bella iniziativa quella di Bruna e Ilaria Grasso - ha dichiarato il sindaco Luca L. Tosa - uno splendido tributo alla cultura contadina, sperando sia di buon auspicio per il prossimo raccolto. Queste opere rappresentano un omaggio agli uomini ed alle donne che con passione e dedizione, attraverso il loro lavoro, hanno plasmato le nostre splendide colline”.

Silvano Bertaina