Attualità - 26 luglio 2025, 07:05

Il Comune di Alba rilancia sull'accoglienza: “Colloqui continui con il territorio e attenzione massima per la vendemmia”

L'assessora alle Politiche Sociali Donatella Croce: “Lavoriamo per un’accoglienza più stabile e dignitosa, pronti ad affrontare l’emergenza stagionale”

Donatella Croce, assessora alle Politiche sociali e familiari

A pochi mesi dalla firma del protocollo d’intesa tra Comune di Alba, Consorzio socioassistenziale e Caritas diocesana, il tema dell’accoglienza torna al centro dell’agenda pubblica, con nuove misure e un’attenzione concreta all’evoluzione dei bisogni.

L’accordo, siglato nel marzo 2025 e valido fino a febbraio 2026, regola la gestione del Centro di prima e seconda accoglienza di via Pola e dell’Emporio solidale di corso Cillario, con l’obiettivo dichiarato di garantire continuità, dignità e diritti alle persone in situazione di fragilità. Un obiettivo che oggi si traduce in scelte operative rilevanti: apertura del dormitorio anche nel mese di agosto, aumento dei posti letto da 18 a 24 permanenza di 30 giorni, e una rete sempre più integrata tra servizi sociali ed enti del territorio.

A sottolineare la direzione intrapresa è l’assessora alle Politiche sociali Donatella Croce, che indica chiaramente la necessità di un intervento strutturato: “Negli ultimi anni si sono manifestate criticità importanti. È molto significativo che la Caritas abbia accettato di mantenere il dormitorio attivo anche durante l’estate. L’amministrazione è impegnata, insieme al Consorzio e ad altri enti del Terzo settore, a trovare risposte abitative più adeguate, soprattutto per chi oggi vive in dormitorio ma potrebbe accedere a soluzioni più stabili”.

Non solo: “Stiamo monitorando la situazione con la Caritas e gli altri enti che lavorano al tavolo migranti: siamo preparati a riaprire l'accoglienza di via Ognissanti per il periodo della vendemmia qualora l'accoglienza di via Pola non fosse sufficiente. Intanto abbiamo riattivato le docce di piazza Prunotto dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20, anche se al momento sono usate da 2 o 3 persone al massimo”.

Il ragionamento si estende poi a una visione più ampia, che coinvolge direttamente i territori e le istituzioni locali: “Proseguono intanto i lavori con i sindaci del territorio per affrontare in modo ampio e condiviso il tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e promuovere l'accoglienza diffusa. In questa fase stiamo lavorando con i rappresentanti delle unioni di comuni e, dopo l'estate, ci confronteremo nuovamente con tutti i sindaci che hanno risposto al nostro invito”.

d.v.