Attualità - 08 luglio 2025, 16:45

Viaggio nella storia con i fortini di Opera 5 a Moiola. Il sindaco Emanuel: “Enorme soddisfazione aprire al pubblico”

A partire dal 12 luglio le prime visite guidate in vista della fine lavori prevista nel 2026, quando diventerà interamente fruibile

Nel cuore della Valle Stura, a Moiola, riapre al pubblico uno dei più affascinanti lavori di ingegneria militare del Cuneese: l’Opera 5, parte del Vallo Alpino del Littorio. Situata accanto al Ponte di San Membotto, rappresenta un raro esempio di struttura fortificata scolpita nella roccia, con cunicoli, osservatori periscopici e baracche mimetizzate. Costruita tra il 1940 e il 1941 su più livelli in quota, non fu mai completata ma venne comunque attivata, divenendo parte della linea difensiva alpina.

A partire dal 12 luglio, sarà possibile partecipare a visite guidate all’interno dello sbarramento di Moiola, il primo spazio interamente visitabile dedicato al Vallo Alpino in Piemonte. Un’occasione per appassionati di storia, escursionisti curiosi e chiunque desideri immergersi in un frammento autentico del nostro passato.

Calendario delle visite guidate:
• Sabato 12 luglio
• Sabato 19 luglio
• Domenica 10 agosto
• Sabato 16 agosto
• Domenica 17 agosto
• Domenica 24 agosto
• Sabato 30 agosto
• Domenica 31 agosto


La riqualificazione dell’Opera 5 è stata resa possibile grazie al contributo di fondi regionali, risorse del Comune di Moiola, del PNRR – Missione 2, Componente 1, Investimento 3.2 Green Communities, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, nonché con il supporto del GAL Tradizione Terre Occitane (Programma di Sviluppo Rurale 2014–2022) e della Fondazione CRC – Patrimonio Culturale.

Queste 8 aperture straordinarie nel 2025 nascono dalla necessità di soddisfare anche le tante richieste e le tante domande sull'apertura che sono state avanzate da molte persone interessate – spiega Loris Emanuel, sindaco di Moiola e presidente dell'Unione Montana Valle Stura -. Abbiamo deciso di aprire pur non avendo completato i lavori, che a questo punto riprenderanno a novembre per chiudersi a febbraio - marzo 2026 e consentirci poi un'apertura definitiva di tutta l'opera nell'aprile - maggio. 

Queste aperture – precisa Emanuel -ci consentono comunque di soddisfare le prime richieste e anche di testare e provare la complessità della funzione di questo bene. Un bene che non nasce per essere un luogo turistico o ricreativo, ma con finalità ben differenti, dove i luoghi e gli spazi angusti hanno avuto necessità di essere gestiti con alcune attenzioni. Un processo applicato dopo molti incontri con guide e con chi in qualche modo si è cimentato con spazi simili per assicurare fin da subito la massima sicurezza. Esprimo sicuramente un enorme soddisfazione nel vedere quest'opera accessibile al pubblico”. 

Al via, quindi, una sorta di sperimentazione propedeutica in vista dell'apertura a pieno regime prevista per maggio del prossimo anno. Test con cui prendere le misure e la confidenza con la gestione delle visite sui siti.

“Questo autunno, dal 15 di settembre al 30 ottobre – aggiunge Emanuel - saremo parte del progetto "Trasportati nella storia" realizzato dalla Fondazione Artea che sostanzialmente consente una serie di gite al Forte di Vinadio e all'Opera 5 di Moiola a 2500 bambini delle scuole primarie e secondarie attraverso gli istituti”.

La volontà di acquisizione del bene è iniziata nel febbraio del 2006 e nel 2017 è stato formalizzato l'accordo di valorizzazione con la Sovrintendenza, che ne ha consentito il transito al patrimonio comunale. Grazie al contributo e all'accordo di programma con la Regione Piemonte e all'assessorato al Turismo sono stati avviati i lavori, ai quali nel tempo si sono aggiunti altri importanti finanziamenti come quelli delle Fondazione CrC e CrT e l'area Margreen che ha candidato questa modalità di funzione turistica anche all'interno della Green Community. 

In ultimo, - precisa il sindaco di Moiola - chiuderemo i lavori con i contributi derivanti da un finanziamento di un progetto Alcotra realizzato con i francesi del dipartimento per la valorizzazione delle opere militari presenti sul territorio di confine. 

Dunque c'è stato un partenariato molto importante che in questi anni ha lavorato per questa riuscita con queste aperture straordinarie. Con il completamento dei lavori nel prossimo inverno, contiamo nel 2026 di avere un bene pienamente e consapevolmente fruibile.
Speriamo – conclude Emanuel - che possa diventare un altro elemento per differenziare l'offerta turistica della Valle e delle valli, un elemento innovativo, e che possa essere ovviamente da volano per poter realizzare altri interventi simili in valle”.

L’allestimento museale rende l’esperienza ancora più coinvolgente, valorizzando il sito non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale e ambientale.

Nei giorni scorsi, infine, è stato ufficialmente presentato il nuovo sito web www.moiola2045.it dove è possibile accedere per raccogliere informazioni e approfondire da remoto la struttura e programmare o prenotare visite in loco. La nuova veste del sito rafforza la vetrina digitale dell’iniziativa.

Sara Aschero