L’anno scolastico che volge al termine ha visto l'istituto IC Bossolasco-Murazzano rispolverare le decorazioni e i murales dipinti negli anni, ravvivarli con le cromie originali che il tempo aveva velato e in qualche caso realizzarne di nuovi grazie al progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nell’ambito del bando “Educare nel bello”, in sinergia col progetto del PNRR “Riesco. 2”, finalizzato alla prevenzione della dispersione scolastica.
Nelle scuole marginali e montane i temi della bellezza e del benessere hanno un ruolo centrale e come tali sono stati tenuti in considerazione nei diversi progetti attivati dal nostro istituto negli ultimi anni, molti dei quali finanziati dalla Fondazione CRC. Se infatti i servizi alla persona risultano carenti nelle aree rurali, la scuola cerca di compensare questo divario attraverso un’offerta di qualità, che può essere realizzata solo in ambienti accoglienti, dove gli alunni, che sono il più grande tesoro per il futuro delle terre alte, possano esprimere il proprio protagonismo. Inoltre, l’istituto da anni si è caratterizzato per le attività outdoor, avendo la fortuna di avere un paesaggio straordinario, ricco di opportunità formative.
In vista della presentazione del progetto, l'istituto ha coinvolto gli alunni dei vari plessi, cercando di far emergere quali fossero, dal punto di vista dei bambini e delle bambine, gli elementi che rendevano bella la scuola e quali fossero quelli che potevano migliorarla e un buon numero di alunni si è soffermata sul fatto che quasi tutti i plessi dell’istituto sono stati, negli anni passati, oggetto di abbellimento attraverso murales, dipinti, scritti, sia all’interno che all’esterno degli edifici scolastici, realizzati dagli stessi alunni.
Si è così pensato, per dirla con Renzo Piano, ad un’opera di rammendo e di ricucitura, ossia un lavoro per semplicemente “ravvivare” quanto sin qui realizzato, mantenendo quindi la “storia” delle varie opere che gli alunni e le alunne dell’I.C. Bossolasco-Murazzano hanno realizzato nel corso degli ultimi quindici anni, con un intervento diretto degli alunni attualmente frequentanti, che quindi si sono riappropriati degli edifici e delle strutture, vivendole anche come opera personale.
A Lequio poi il rammendo degli edifici è stato coadiuvato da un genitore, il sig. Ermir Marashi, che gli organizzatori intendo ringraziare in quanto ha gratuitamente messo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per intonacare. Gli interventi sono stati pianificati dall’ex docente, ora in pensione, Carlo Massobrio e dall’insegnante che lo ha sostituito sulla cattedra di arte, Roberta Camilla, pensando a superfici semplici da realizzare con i ragazzi e lasciandosi ispirare dalla street-art, un tipo di decorazione giocosa e colorata che riporta a Keith Haring.
L'iniziativa è stata realizzata nei sedici plessi dell'istituto distribuiti su dieci Comuni: Albaretto della Torre, Benevello, Borgomale, Bossolasco, Cravanzana, Feisoglio, Lequio Berria, Murazzano, Niella Belbo e Serravalle Langhe.