Mentre scrivo indosso un paio di orecchini di argento e corallo. Sono un regalo che ho ricevuto per il mio compleanno.
Non vi rendo partecipi di questo per raccontarvi i fatti miei, lo faccio perché ci sono gioielli che raccontano una storia; questi orecchini ad esempio ne racchiudono ben due, la mia e quella di Margherita Mosso, titolare dell’argenteria Gem di Bra dove sono stati acquistati.
E su quest’ultima si concentra l’articolo, perché Gem Argenti ha chiuso. Purtroppo mercoledì 18 giugno è stato l’ultimo giorno di attività. Per Margherita un sorriso e un velo di tristezza. Sarebbe stato strano il contrario, ogni bella storia che finisce mette tristezza. Soprattutto se si tratta di una storia densa di racconti e ricordi di un negozio che per 25 anni è stato lo specchio dei tempi e dei tempi che cambiano.
Ma di certo a non essere cambiato nel tempo è stata l’identità di Gem e quello che metteva in mostra: anelli, collane, bracciali, articoli raffinati in argento e manufatti artigianali capaci di dare emozioni ai clienti che si sono affidati alla serietà e perizia di un’esperta come Margherita.
A loro è andato il suo ultimo pensiero, stampato sul foglio appeso alla vetrina: «Grazie di cuore. Gem Argenti termina qui la sua attività. Grazie a tutti voi che avete scelto i nostri gioielli, la nostra oggettistica e che ci avete sostenuto in tutti questi anni con scambi di esperienze o semplicemente “ciance” e “chiacchiere”. Con affetto e gratitudine. Buona vita!».
Per Margherita Mosso è arrivato il tempo del meritato riposo. Bra intanto perde un altro pezzo della sua storia.