Se ti sei mai innamorato del colore di un cucciolo di questa razza, è molto probabile che col tempo tu assista a una trasformazione inaspettata.
Il mantello del barboncino, al di là della sua evidente bellezza, nasconde una particolarità: in molti casi cambia tonalità con il passare dei mesi. Sebbene lo standard di razza riconosca ufficialmente sei colori — bianco, nero, marrone, grigio, fulvo e la nuova variante "altri colori" — non tutti si comportano allo stesso modo. Alcuni rimangono tendenzialmente stabili dalla nascita, altri si schiariscono e alcuni addirittura cambiano completamente.
In paesi dove la razza ha una lunga tradizione, come l’Italia, gli allevatori hanno una vasta esperienza nell’osservare questi cambiamenti. Non è un caso che ALMA LADY, riconosciuto allevamento di barboncini toy in Piemonte, sia diventato un punto di riferimento, sia per la qualità genetica degli esemplari che per la conoscenza approfondita dell’evoluzione del colore del mantello.
Qui ti raccontiamo come si sviluppa ogni colore e quali cure richiede. Perché scegliere un barboncino non è solo una questione di carattere o dimensione, ma anche di comprendere come si evolverà il suo aspetto nel tempo.
Barboncino bianco: una bellezza delicata che richiede attenzione
Il barboncino bianco conquista a prima vista. Il suo aspetto puro e brillante è sinonimo di eleganza, e non a caso è uno dei preferiti nelle esposizioni canine. Tuttavia, è anche uno dei colori più delicati.
Questo mantello richiede cure costanti, perché qualsiasi macchia, anche minima, si nota subito. Le zone più soggette a scurirsi sono il muso, gli occhi e le zampe, soprattutto se il cane si bagna spesso o beve acqua di scarsa qualità. Gli esperti consigliano di usare ciotole in acciaio inox (mai di plastica), controllare attentamente l’alimentazione e utilizzare shampoo specifici per mantenere il bianco senza che ingiallisca.
Anche se il colore rimane stabile per tutta la vita, mantenerlo brillante richiede tempo, prodotti adeguati e molta costanza. È l’ideale per chi ama prendersi cura dell’estetica o non ha problemi a dedicare tempo alla manutenzione del mantello.
Barboncino nero: sobrietà ed eleganza durature
Il nero è un altro classico tra i colori del barboncino. Una tonalità profonda e uniforme che trasmette forza e distinzione. A differenza di altri colori, il mantello nero tende a conservarsi abbastanza fedelmente negli anni, a patto che si seguano alcune cure di base, come proteggerlo dal sole eccessivo (che può provocare un leggero schiarimento) e usare prodotti che mantengano la brillantezza naturale del pelo.
È ideale per chi cerca un compagno dal colore stabile e facile da mantenere. Inoltre, le macchie di sporco si notano meno rispetto ad altri toni, un vantaggio per famiglie attive o che vivono in zone rurali.
Barboncino marrone: una tonalità calda che cambia molto col tempo
A prima vista, il marrone è un colore che trasmette calore. I barboncini marroni solitamente hanno una tonalità cioccolato intensa da cuccioli, ma qui viene la parte interessante: quell’intensità tende a svanire con il tempo. Nella maggior parte dei casi il colore si schiarisce, arrivando in alcuni casi a toni beige o tortora.
Questo cambiamento è dovuto alla genetica. Alcuni allevatori spiegano che è del tutto normale e che il processo può variare a seconda della linea di sangue dell’animale. Conoscere questi dettagli aiuta a evitare malintesi e ad apprezzare meglio la crescita di questi cani così espressivi.
Barboncino grigio: un cucciolo nero che si schiarisce col tempo
Probabilmente, il grigio è il colore più sorprendente del barboncino. Molti non sanno che questi esemplari nascono completamente neri. Il cambiamento non è immediato: tra i tre e i dodici mesi, il mantello inizia a schiarirsi progressivamente fino a raggiungere la tonalità definitiva, che può essere un grigio chiaro o più scuro, a seconda della genetica.
Questo processo è del tutto naturale e non indica alcun problema di salute. Anzi, molte persone si divertono a osservare la trasformazione del proprio barboncino mese dopo mese, passando da un tono scuro a uno argentato o perlato. È parte del fascino di questa varietà.
Detto ciò, poiché il colore non è definitivo finché il cane non raggiunge la maturità, è consigliabile non prendere decisioni di allevamento o da esposizione basandosi solo sull’aspetto dei primi mesi.
Barboncino fulvo: luminoso, vivace e molto mutevole
Il fulvo — chiamato anche “apricot” in alcuni paesi — è un colore pieno di luce e personalità. È una tonalità calda che varia dal rosso intenso ad un crema più tenue. Tuttavia, come il marrone, anche questo colore tende a schiarirsi con il tempo.
È comune che un cucciolo con una tonalità intensa finisca per avere un colore molto più chiaro da adulto. Per questo motivo, se stai pensando di adottare uno di questi esemplari, tieni presente che l’aspetto finale può differire notevolmente dalla prima impressione.
Questo fenomeno è particolarmente visibile nei cuccioli barboncino toy, dove le trasformazioni del colore possono essere più marcate a causa della storia genetica. Osservare questo cambiamento è un’esperienza affascinante per chi ama accompagnare ogni fase dello sviluppo del cane.
Il colore è davvero così importante?
Tutti i colori sopra elencati sono ammessi ed accettati dagli standard della razza. Non ce n’è uno migliore dell’altro: ciò che conta è che il mantello sia uniforme e che l’animale sia sano. Tuttavia, capire come si evolve ogni colore aiuta a prendere decisioni consapevoli ed evitare delusioni inutili.
Un barboncino bianco può richiedere più tempo per la pulizia, mentre uno nero sarà più facile da mantenere. I toni marroni, grigi e fulvi offrono una gamma di cambiamenti, ideale per chi ama vedere come evolve il proprio compagno.
Perché alla fine, al di là del colore, ciò che rende speciale un barboncino è il suo carattere: intelligente, socievole, leale e sempre pronto ad accompagnarti in ogni momento.
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