Continuano gli incontri presso l’Associazione Alec dedicati alla fotografia. Giovedì 15 maggio alle 21, sarà di scena Luciano De Carolis con una serie di proiezioni fotografiche dal titolo “Oltre lo Schermo, immagini che parlano”. Sabato 17 maggio alle 17, Edoardo Prando presenterà “Tra gli Yanomàmi dell’Amazzonia profonda”, con immagini e testimonianze che raccontano la sua esperienza in uno dei luoghi più remoti del pianeta.
La serata del 15 maggio sarà un’occasione unica per esplorare l’incontro tra fotografia e musica, dove le immagini non sono solo da guardare, ma da vivere. Le proiezioni, che spaziano dalla natura ai volti umani e dalle ombre alla luce, raccontano storie intense e riflessive. Ogni scatto invita lo spettatore a guardare oltre l’apparenza, a cogliere la bellezza e la profondità che si nascondono nei dettagli più semplici. A fare da accompagnamento, una selezione musicale pensata per esaltare l’impatto emotivo delle immagini, creando un legame profondo tra ciò che si vede e ciò che si sente.
Sabato 17 maggio, l’ospite sarà Edoardo Prando, protagonista dell’incontro “Tra gli Yanomàmi dell’Amazzonia profonda”, un racconto per immagini e parole che porta il pubblico nel cuore della foresta sudamericana, al confine tra Venezuela e Brasile, dove la modernità ha faticato ad arrivare.
“Il territorio amazzonico alle sorgenti dell’Orinoco – spiega Prando – è stato l’ultimo a vedere la penetrazione europea. Ancora negli anni Settanta esistevano tribù non contattate”.
Originario di La Morra, Edo Prando era un giovane studente di medicina con la passione per la fotografia quando prese parte alla spedizione etno-antropologica “Ocamo ‘68”, organizzata dalla Facoltà di Geografia dell’Università di Torino. La spedizione prende il nome dal rio Ocamo, affluente dell’Orinoco, che attraversa le terre degli Yanomàmi, uno dei popoli indigeni più noti e studiati dell’Amazzonia. Un’esperienza destinata a segnare profondamente la sua vita: fu proprio lui il primo uomo bianco a entrare in contatto con la tribù degli Sciitari, stanziata nell’alto corso del rio Ocamo. Da allora, è tornato più volte in Amazzonia come giornalista e fotografo, vivendo a stretto contatto con le comunità indigene. I suoi reportage sono apparsi su alcune delle più importanti testate italiane e internazionali. Durante l’incontro, Prando condividerà storie, immagini e riflessioni raccolte in anni di viaggio e convivenza con le popolazioni native dell’Amazzonia. Un’occasione preziosa per immergersi in una realtà ancora in parte sconosciuta, sospesa tra natura incontaminata e culture ancestrali.
Il calendario prosegue poi con il prossimo incontro: venerdì 23 maggio alle 21 “Dall’India allo Sri Lanka – Sulla rotta delle spezie attraverso progetti di volontariato sociale” a cura di Elisa Pira presso la sede dell’Associazione Alec.