/ Economia

Economia | 09 maggio 2025, 11:44

Metalmeccanici senza contratto: in 250 al presidio di Fiom e Uilm in quattro aziende cheraschesi [VIDEO]

Adesione al 90% per l’iniziativa che ha coinvolto gli addetti di Westport Fuel Systems, la Biemmedue, la Mach e la Mtm Hydro

Immagini dai presidi tenuti stamani presso le quattro aziende cheraschesi

Immagini dai presidi tenuti stamani presso le quattro aziende cheraschesi

Un’adesione prossima al 90%, con 250-300 lavoratori presenti al presidio organizzato nella zona industriale ai piedi di Cherasco, ha caratterizzato la protesta che le segreterie provinciali di Fiom Cgil e Uilm Uil hanno organizzato questa mattina nell’ambito delle iniziative che le due sigle dei metalmeccanici stanno portando contro lo stallo che da mesi caratterizza le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di categoria.

Dopo gli scioperi che nelle scorse settimane hanno fermato le produzioni in alcune aziende del Monregalese, l’astensione dal lavoro osservata dalle 9 alle 10.30 di questa mattina, venerdì 9 maggio, ha interessato gli addetti di quattro importanti aziende cheraschesi: la Westport Fuel Systems, la Biemmedue, la Mach e la Mtm Hydro.

GUARDA IL VIDEO

"Le iniziative di protesta che si stanno tenendo qui come in tutta Italia – spiega Domenico Calabrese, della segreteria provinciale Fiom Cgil - vogliono mettere l’accento sul fatto che il contratto nazionale di categoria è l’unico strumento in grado di redistribuire ricchezza a lavoratrici e lavoratori il cui potere d’acquisto è stato eroso in modo importante dall’inflazione, negli ultimi anni. Vogliamo dare un segnale alle imprese, chiamate a intervenire con Federmeccanica affinché si riapra un tavolo di trattativa che possa portare all’adeguamento di stipendi che in Italia negli ultimi vent’anni hanno avuto una crescita reale negativa, con la performance peggiore d’Europa, come recentemente sottolineato non da noi, ma dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dall’ex capo della Bce Mario Draghi.  L’inflazione ha morso e i prezzi non rientreranno. Lavoratrici e lavoratori rischiano di essere poveri pur lavorando e non è accettabile l’idea di rinnovare il contratto di categoria senza mettere soldi. Se andiamo a vedere i bilanci delle aziende di questo comparto negli ultimi anni scopriamo che queste hanno realizzato margini e utili importanti: una parte di quella ricchezza va redistribuita".

A partire dalla prossima settimana nuove manifestazioni di protesta interesseranno altre aziende della provincia, dopo che astensioni dal lavoro sono state organizzate con adesioni importanti presso la Rolfo di Bra, negli stabilimenti Dana di Sommariva Perno e Cervere, alle prese con la vertenza aperta sulla decisione del gruppo Usa di cedere i propri impianti italiani, alla Profilmec e all’ex Ilva di Racconigi.

E. M.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium