Una discarica abusiva segnalata tra Monticello e Alba, nell’area dietro Eataly, riporta al centro il tema degli abbandoni di rifiuti e la necessità di rafforzare controlli e servizi. L'assessore albese all'Ambiente e al Commercio Roberto Cavallo spiega le strategie in corso, che uniscono vigilanza, sensibilizzazione e un progetto innovativo: la creazione di un'area di conferimento dedicata ai rifiuti speciali non pericolosi.
“Purtroppo la maleducazione esiste, è triste dirlo, ma è così – spiega Cavallo –. Il nostro obiettivo è ridurre questi comportamenti al minimo patologico, sapendo che eliminarli del tutto è quasi utopico. Ci lavoriamo attraverso informazione, sensibilizzazione ed educazione, e laddove necessario anche con il sanzionamento”.
Quando viene segnalato un abbandono, la procedura prevede un intervento immediato da parte della Polizia Municipale, che procede alla bandellatura dell’area, all'analisi del materiale per tentare di risalire ai responsabili e, dove possibile, alla verbalizzazione con relativa sanzione. “Questo ha anche un importante valore comunicativo: i cittadini che vedono interventi rapidi percepiscono la presenza attiva dell’autorità sul territorio”, sottolinea Cavallo.
Fondamentale è il contributo delle segnalazioni dei cittadini. “Non si può controllare ogni metro quadrato di territorio: il supporto della comunità è essenziale”, precisa. Il problema degli abbandoni, però, non è solo questione di inciviltà individuale. “Alcuni comportamenti derivano da una mancata conoscenza delle regole. Ad esempio, non tutti sanno che basta una telefonata al numero verde per farsi ritirare gratuitamente a domicilio un materasso o un elettrodomestico”.
C'è però anche un altro livello, più critico: “Una parte consistente degli abbandoni è legata ad attività abusive o lavori in nero, che sfuggono ai circuiti regolari e ai controlli fiscali”. Proprio su questo punto, il Comune di Alba ha avviato un confronto con STR, società pubblica di gestione ambientale, Coabser e Confartigianato.
“Il problema è che i rifiuti prodotti dalle attività artigianali non sono considerati rifiuti urbani, ma speciali, e come tali non possono essere conferiti alle isole ecologiche comunali autorizzate per i cittadini. Se si vuole aiutare chi lavora regolarmente, bisogna trovare una soluzione”, spiega Cavallo. L’amministrazione sta valutando la possibilità di creare un’area autorizzata di conferimento per i rifiuti speciali non pericolosi, un servizio a pagamento ma semplice da utilizzare, per evitare che le difficoltà burocratiche o normative diventino una spinta all’abbandono. “Non possiamo incentivare il lavoro nero o i comportamenti scorretti, ma dobbiamo agevolare chi opera in regola”, sottolinea l’assessore. “L’obiettivo è chiaro: facilitare chi rispetta le regole e rendere evidente chi invece si pone fuori dal sistema”.