/ Attualità

Attualità | 12 dicembre 2024, 08:00

Al Caffè letterario di Bra si legge “I fiori non hanno paura del temporale” di Bianca Rita Cataldi

Una storia fatta di tante storie familiari, dove il colore della libertà è più brillante che mai

Al Caffè letterario di Bra si legge “I fiori non hanno paura del temporale” di Bianca Rita Cataldi

Se amate le storie familiari e le descrizioni vivide, non potete assolutamente perdere “I fiori non hanno paura del temporale” di Bianca Rita Cataldi (Harper Collins).

La trama ci porta a Bologna nel 1997. La stanza è in penombra e i libri e le musicassette sono sparsi dappertutto. Distesa sul letto, la camicia a quadri e i Nirvana sparati nelle orecchie dal walkman, Corinna muove i piedi a tempo e non stacca il naso dalla pagina. Ha sedici anni, i capelli rossi come fili di rame e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano due occhi d’acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che se n’è andato poco prima del parto.

Serena, detta Poochie, ha sette anni, i capelli scuri stretti in due codini fermati da elastici a forma di arcobaleno ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro e con le cuffie calcate sulla testa.

Vivono in una grande e caotica tribù allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite nella cappella di famiglia al cimitero. Una famiglia fatta di donne dal sangue cocciuto e in cui nessuna tristezza può resistere di fronte al sapore magico di un tiramisù al pistacchio.

Eppure l’equilibrio familiare comincia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola da scarpe chiusa malamente con del nastro adesivo. Dentro ci sono degli oggetti apparentemente scollegati tra loro, ma che sono l’ultimo regalo del suo vero padre, scomparso improvvisamente in un incidente. Corinna non ha dubbi: quegli oggetti hanno un significato e lei deve scoprirlo. Decide così di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna. La scatola in borsa e un sogno tra i capelli ribelli: trovare il segreto delle sue radici e, inevitabilmente, la propria strada nel mondo.

Ci sono tante cose dentro “I fiori non hanno paura del temporale”, soprattutto ci sono i legami. Di parentela, elettivi, per scelta, per caso, di necessità. Ogni personaggio avrà qualcosa da dirvi sui legami, nel duplice significato che questa parola reca con sé,

Leggere questo libro è come tornare a casa in una giornata di pioggia, come indossare il pigiama dopo averlo tenuto sul termosifone, come mangiare un tiramisù in una fredda giornata invernale: in due parole, incredibilmente piacevole!

Silvia Gullino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium