Da sei anni, il progetto guidato da Fra Mauro Battaglino, membro dell’Ordine dei frati minori francescani di Torino, lavora per offrire opportunità lavorative e abitative a giovani in difficoltà, specialmente stranieri. Operando nelle Langhe e Roero, la rete creata da Fra Mauro ha già integrato 187 persone, con un centinaio di casi risolti solo negli ultimi tre anni. "Abbiamo trovato lavoro a molti giovani, spesso tolti dalla strada o indirizzati a noi da strutture come il Centro di Prima Accoglienza (CPA) e il consorzio socio-assistenziale", spiega Fra Mauro. "L’inserimento lavorativo non è mai stato così richiesto, ma il problema è l’abitazione. Non abbiamo case per ospitarli, e senza un alloggio non possono lavorare".
La difficoltà principale, infatti, non è trovare un impiego: le aziende locali continuano a rivolgersi al progetto con richieste costanti di personale. "Negli ultimi anni abbiamo consolidato la nostra presenza sul territorio e le aziende riconoscono il valore della formazione che offriamo ai ragazzi", racconta Fra Mauro. Tuttavia, la mancanza di alloggi accessibili frena ogni possibilità di espandere il progetto. "In Alba i prezzi degli affitti sono altissimi e spesso i proprietari rifiutano di affittare a stranieri. Anche chi ha un lavoro stabile non può permettersi bilocali che costano oltre 550 euro più spese".
Il progetto collabora con realtà come la Caritas, il CPA e i programmi di accoglienza SAI, ma la situazione abitativa rimane il nodo critico. "Se in una grande città come Torino qualche decina di giovani senza lavoro passa inosservata, in una città come Alba 50 o 100 ragazzi senza occupazione diventano un problema sociale evidente. Offrire lavoro e dignità non solo aiuta le persone, ma contribuisce anche alla sicurezza della città", sottolinea Fra Mauro.
Nonostante le difficoltà, Fra Mauro guarda al futuro con determinazione. "Abbiamo visto giovani uscire dalla precarietà e diventare autonomi: una trentina di loro hanno acquistato casa in località come Alba, Canale, Priocca e Guarene. Questo per me è il risultato più bello: vedere persone che trovano stabilità e costruiscono il loro futuro", dice con orgoglio. Tuttavia, la sfida rimane aperta. "Se avessimo case accessibili, potremmo rispondere a molte più richieste e ampliare l’impatto del progetto".
Fra Mauro lancia un appello alla comunità e alle istituzioni affinché si trovino soluzioni per l’emergenza abitativa: "Non è solo una questione sociale, ma un investimento per il futuro di Alba e delle Langhe. Dobbiamo garantire opportunità e dignità a chi vuole costruire una vita qui".