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Politica | 24 ottobre 2024, 15:01

Provincia, a Racconigi primo incidente diplomatico dopo l’insediamento del nuovo Consiglio

L’esclusione dell’esponente Pd Sannazzaro (“preferito” al collega di Fratelli d’Italia Pulitanò), dalla cerimonia del gemellaggio con Bonneville, evidenzia le prime scintille tra centrosinistra e centrodestra

Provincia, a Racconigi primo incidente diplomatico dopo l’insediamento del nuovo Consiglio

Considerarlo un casus belli sarebbe eccessivo. Resta il fatto che quanto successo nello scorso fine settimana a Racconigi certifica che in Provincia la stagione ecumenica dell’embrassons-nous sta volgendo al termine.

Davide Sannazzaro, consigliere provinciale uscente della lista di centrosinistra “La Nostra Provincia”, riconfermato nella recente tornata, si è risentito (e non poco) per essere stato escluso – quale rappresentante della Provincia - dalla cerimonia di gemellaggio con la cittadina francese di Bonneville con cui la Città del Castello è gemellata da 35 anni.

Al suo posto gli è stato preferito il collega di Fratelli d’Italia Rocco Pulitanò, cui il presidente Luca Robaldo ha affidato la fascia dell’Amministrazione provinciale.

Scrive in un messaggio Sannazzaro: “Nella cerimonia pubblica in onore del gemellaggio con la città francese Bonneville, il sindaco di Racconigi Valerio Oderda ha chiesto di essere affiancato in rappresentanza della Provincia dal compagno di partito Rocco Pulitanò invece di coinvolgere il sottoscritto in qualità di referente territorialmente più vicino. 

Per il mio modo di intendere la politica – commenta Sannazzaro - è inconcepibile che si pieghino le istituzioni alle istanze partitiche. La bella politica è quella che sa costruire sintesi tra opinioni diverse. 

Anche dal punto di vista personale e della relazioni umane – aggiunge - lo scivolone del sindaco è sintomo di una grave mancanza di rispetto”.

Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore, la polemica la innesca con il collega di Racconigi Oderda, ma di riflesso coinvolge Robaldo, osservando che era stato stabilito che – laddove il presidente non potesse essere presente – la rappresentanza sarebbe toccata al consigliere provinciale della zona.

Poca roba, si potrebbe considerare, sul piano politico. E così è.

Se non fosse che l’ “incidentino” precorre – con tutta probabilità – l’intenzione del centrosinistra di collocarsi all’opposizione in assenza di chiare e definite deleghe.

Detto in altri termini, il mugugno del sindaco di Cavallermaggiore nei confronti del suo collega di Racconigi – il primo è un esponente di punta del Pd, il secondo di Fratelli d’Italia – è un chiaro messaggio a nuora perché suocera intenda.

Chi sia l’una, chi l’altra lasciamo siano i lettori a stabilirlo in attesa di capire come si articolerà la governance della Provincia dopo il voto del 29 settembre.

GpT

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