Oggi, 16 ottobre, ricorre la Giornata mondiale dell’alimentazione, un evento globale che pone al centro dell’attenzione il tema della sicurezza alimentare e della lotta contro la fame. Istituita dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nel 1979, mira a sensibilizzare sui problemi legati alla fame e alla malnutrizione, ma anche per promuovere la sicurezza alimentare, la lotta contro lo spreco e un’agricoltura sostenibile.
Il tema di quest’anno è “Diritto al cibo - per una vita e un futuro migliore”. In un mondo che produce cibo a sufficienza per sfamare tutti, è inaccettabile che milioni di persone soffrano ancora la fame, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti e le disuguaglianze continuano ad aggravare il problema.
Le comunità più vulnerabili sono spesso quelle maggiormente colpite, ma ognuno di noi può fare la differenza adottando scelte alimentari più consapevoli e sostenibili.
Ad Alba, la Caritas diocesana, in collaborazione con l’Emporio della Solidarietà "Madre Teresa di Calcutta", si impegna quotidianamente per offrire un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà.
Domani 17 ottobre, sarà inoltre la Giornata mondiale di lotta contro la povertà e, alle soglie del Giubileo della Speranza, la Caritas albese raccoglie a sé tutte le persone che desiderano fare del bene nell’incontro “Tutto il resto”, programmato per venerdì 18 ottobre alle ore 15.30, nel salone Caritas di via Pola 12.
Prevenire e contrastare la povertà alimentare in una rinnovata prospettiva culturale, recuperando e redistribuendo gli alimenti, è l’obiettivo del progetto “Tutto il resto”, che rappresenta una risposta concreta al problema dell’insicurezza alimentare.
All’incontro seguirà la presentazione della nuova iniziativa “Adotta un prodotto!”, pensato per le persone in difficoltà economica.
Don Mario Merotta, direttore della Caritas albese, spiega: “Le persone indigenti non devono essere una responsabilità esclusivamente della Caritas, ma di tutta la popolazione. L'iniziativa si rivolge a enti, scuole, comuni e cittadini a sostenere le famiglie in difficoltà, impegnandosi a raccogliere un determinato prodotto per un anno intero. Un carrello della spesa verrà posizionato presso ogni ente o abitazione partecipante, per facilitare la raccolta”.
Sul territorio ci sono tantissime persone che vivono in situazioni di precarietà: donando un alimento, non stiamo solo aiutando coloro che si trovano in difficoltà, ma stiamo costruendo un futuro più giusto e solidale, evitando gli sprechi.
Come sottolinea Merotta: "Donare non significa solo dare ciò che avanza, ma scegliere consapevolmente cosa regalare. È importante educare alla solidarietà e alla responsabilità, per costruire una comunità più attenta ai bisogni degli altri. Donare gli scarti alimentari, come fanno spesso i supermercati, è un palliativo: un modo per evitare costi. Il vero obiettivo è prevenire lo spreco fin dall'inizio, prima che il cibo diventi invenduto. Solo così potremo garantire a tutti l'accesso a un'alimentazione sana e sostenibile."
Nel corso della giornata ci sarà un momento per ringraziare tutti i volontari e per scoprire i tanti modi esistenti per fare del bene.