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| 06 ottobre 2024, 12:56

L’arcivescovo di Torino Roberto Repole nominato cardinale da Papa Francesco

L'annuncio del pontefice nel corso dell'Angelus di questa mattina. L’Uncem: "Una bella notizia, ora la canonizzazione di Michele Pellegrino"

Il successore di monsignor Cesare Nosiglia era stato ordinato vescovo di Torino il 7 maggio 2022

Il successore di monsignor Cesare Nosiglia era stato ordinato vescovo di Torino il 7 maggio 2022

L'arcivescovo di Torino, monsignor Roberto Repole, è stato nominato cardinale da Papa Francesco. Nel corso dell'Angelus il pontefice ha infatti annunciato che l'8 dicembre si terrà un concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Sono ventuno e arrivano da tutte le parti del mondo. Tra loro appunto monsignor Repole e Baldassarre Reina, "da oggi vicario generale della Diocesi di Roma". 

Il successore di monsignor Cesare Nosiglia era stato ordinato vescovo di Torino il 7 maggio 2022.

[A Bra nello scorso settembre, per la festa della Madonna dei Fiori]

NICCO: ORGOGLIO PER IL PIEMONTE

A congratularsi per il nuovo incarico, a nome anche del Consiglio Regionale, il presidente Davide Nicco. "È un riconoscimento  motivo di grande orgoglio per Torino, per Susa e l'intera nostra regione che testimonia il suo profondo impegno pastorale e spirituale che ha dimostrato in questi anni come Arcivescovo". "Sono certo che la sua guida illuminata continuerà a ispirare la nostra comunità, promuovendo valori di fratellanza, solidarietà e dialogo, elementi fondamentali per costruire un futuro più giusto e inclusivo", conclude il presidente Nicco.

UNCEM: "ORA PELLEGRINO BEATO"

Tra i primi a commentare positivamente la notizia Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte. "Accogliamo con gioia la nomina di monsignor Roberto Repole, vescovo di Torino, a cardinale, annunciata oggi da Papa Francesco – dichiarano i due –. Dobbiamo lavorare di più e meglio insieme, la comunità è una sola, nel solco tracciato dal cardinale Michele Pellegrino che ci ha chiamati tutti a 'camminare insieme'. Andando oltre i nostri limiti, verso le nuove povertà, le fragilità, le 'periferie' che sono anche tanti territori. Questa per noi è una regola, per uscire dall'Io e andare nel Noi. Con entusiasmo, determinazione, impegno comunitario. Noi siamo con gioia impegnati nel costruire unità. Meno muri, più ponti, anche con valdesi e altre confessioni che sui territori generano grande vitalità. A tre giorni dall'anniversario della morte di Pellegrino, 10 ottobre, la più grande figura della Chiesa del Novecento con il cardinal Martini, ora siamo certi che il cardinale Repole potrà finalmente aprire il processo di canonizzazione del Padre. Pellegrino Beato e poi Santo. E nello spirito sinodale, confermiamo al vescovo di Torino e Susa di voler tracciare nuove relazioni che uniscano le comunità, generino coesione, escano dal torino-centrismo e dal municipalismo stesso dei piccoli comuni. Le Diocesi che guida sono metro-montane per definizione, per composizione territoriale. Si vince insieme, nella relazione. Le due Diocesi guidate dal nuovo cardinale Repole potranno fare molto, rigenerando i territori, puntando su un neopopolamento che fa bene a tutti, camminando insieme, costruendo unità e sinergie, superando le solitudini. Anche tra Comuni, anche tra parrocchie, anche per le istituzioni e la democrazia, come per la chiesa, le confessioni, le religioni. Congratulazioni a Repole".

Redazione

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