2024: Saisef SpA compie 100 anni. Lo storico anniversario dell’azienda, fondata nel 1924, è stato festeggiato sabato 28 settembre, con un grande evento presso la cava Rocchetta a Villanova Mondovì, alla presenza di oltre 700 ospiti e un parterre prestigioso di autorità del territorio e vertici di associazioni di categoria.
A portare riconoscimento e auguri a Saisef (acronimo di Società Anonima Imprese Stradali e Forniture) il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha ricordato l’importanza della capacità di fare filiera anche nel campo estrattivo come del lavorare bene nel rispetto dell’ambiente e valorizzazione delle persone. “Siete un esempio. Ci auguriamo un'Europa più pragmatica e meno ideologica. La natura e il paesaggio vanno tutelati, ma le infrastrutture servono. Oggi il Piemonte è crocevia delle maggiori direttrici commerciali europee e sta crescendo più della media nazionale”.
L’azienda di imprese stradali e forniture, una delle più importanti della provincia, nacque grazie alla visione lungimirante e coraggiosa di tre cognati: Giuseppe Ellena, Marco Manassero e Giuseppe Turbiglio. Lo ha ricordato il presidente Saisef Pier Franco Blengini, raccontando le tappe più significative della storia aziendale, legata al contesto socio economico del Monregalese e raccolta nella monografia “Un secolo di strada insieme”, realizzata per il compleanno.
Dai primi passi degli anni Venti del secolo scorso, alla quarta generazione di oggi con l’etica e la direzione ispirate alle parole di Luigi Einaudi, ha sottolineato Blengini, che nell’occasione ha ringraziato gli amministratori per l’impegno nella gestione della cosa pubblica.
Presenti il presidente della provincia Luca Robaldo e il consigliere Pietro Danna con l’elogio e l’orgoglio dell’ente per il lavoro di manutenzione e sviluppo delle infrastrutture stradali, a cui si sono aggiunti, a nome delle comunità rappresentate, i ringraziamenti dei sindaci di Villanova Roberto Murizasco, di Vicoforte GianPietro Gasco, di Bagnasco Mauro Bertino.
Nel suo saluto il vescovo di Mondovì Egidio Miragoli ha espresso a Saisef l’augurio di continuare a operare con la stessa concordia che ha caratterizzato i 100 anni di impresa familiare.
Lealtà, collaborazione costruttiva, visione, qualità, serietà: le connotazioni attribuite come “marchio di fabbrica” all’azienda, nel susseguirsi degli interventi dei vertici delle associazioni di categoria. Mariano Costamagna, presidente Confindustria, Giuliana Ciro, direttore generale di Confindustria Cuneo che ha messo l’accento sull’importanza della società monregalese, la quale in un mondo crescente di imprese “general contractor” continua a investire in uomini e mezzi con una importante ricaduta per l’indotto territoriale.
Sul palco anche Paola Malabaila, presidente Ance Piemonte, Gabriele Gazzano, presidente Ance Cuneo, e Ferruccio Dardanello, per 27 anni presidente di Camera di Commercio e ricordi d’infanzia legati alla cava Rocchetta.
Ha consegnato a Blengini, agli amministratori Maria Catterina Ellena e Federico Bottero oltre che a Filippo Blengini e Andrea Tonello, futuro dell’azienda, il riconoscimento di Unioncamere:l’iscrizione di Saisef nel registro nazionale delle imprese storiche. Presente tra gli ospiti anche Giovanni Quaglia.
Passaggio importante dell’evento celebrativo il riconoscimento ai collaboratori con maggiore anzianità aziendale. L’omaggio simbolico, una pietra della cava, è stato consegnato ad Alberto Balocco (45 anni), Pierluigi Sappa (43 anni), Cinzia Turbiglio (42 anni); Luciano Novello (41 anni), Giovanni Melis e Carlo Melis (40 anni), Erminio Manera (39 anni), Piero Oggerino (37 anni), Mario Checchio (33 anni), Giuseppino Cuccu (30 anni), Pierangelo Manera (30 anni), Ennio Ginepro (34 anni), Alessandro Basso (34 anni), Matteo Mondino (34 anni), Bruno Camperi (32 anni), Giuliano Salvatico (33 anni).
La festa è continuata con il pranzo a base di eccellenze del territorio, servito nell’area operativa della società, tra i macchinari antichi e di nuova generazione che sono stati anche oggetto curiosità per adulti e di intrattenimento per i bambini.
Dopo la visita guidata alla cava per illustrare il ciclo di lavorazione, la nuova visione green di economia circolare e dello smaltimento rifiuti, il concerto dei Trelilu, con il cambio di ruolo di Roberto Bella, prima maestro di cerimonia e poi musicista/voce dell’amatissima band piemontese.
SAISEF SpA - La storia - Le origini
La storia della SAISEF SpA inizia nel 1924 con l’acquisizione da parte dei tre soci “Ellena – Manassero – Turbiglio” della Ferrovia Economica Villanova – Mondovì –Fossano e dell’annessa cava denominata Rocchetta a Villanova Mondovì. Nello stesso anno, il 1924, è stata acquisita da Ellena Giuseppe in società con BlenginiPietro la cava di S. Michele Mondovì.
La ferrovia permetteva il trasporto di pietrisco dalla cava di Villanova in gran parte della Provincia di Cuneo, così è iniziata l’attività di costruzione e manutenzione di strade.
L’impresa cresce rapidamente impiegando centinaia di operai e nel 1932, acquisendo il brevetto dalla Puricelli di Milano, inizia a produrre il primo conglomerato bituminoso in tutta l’area del sud Piemonte.
Negli anni immediatamente antecedenti la seconda guerra mondiale, oltre alla produzione e fornitura di pietrisco dalle cave, l’azienda è impegnata in importanti opere, come la realizzazione degli aeroporti militari di Villanova d’Albenga, di Cervere presso Fossano e di Lubiana in ex-Jugoslavia.
Nel 1936 acquisisce dall’ANAS, allora AA.SS., la sistemazione di tutta la statale n.28 da Genola fino al Col di Nava.
Il nome S.A.I.S.E.F.
Nel 1938 l’azienda, avendo raggiunto dimensioni considerevoli, cambiò ragione sociale diventando Società Anonima, l’equivalente dell’attuale Società per Azioni, assumendo il nome di SAISEF acronimo di Società Anonima Imprese Stradali e Ferroviarie. Cessata la gestione della ferrovia Villanova – Fossano nel 1939 la “F”finale divenne iniziale di Forniture (di pietrisco ed altri prodotti delle Cave).
Il secondo Dopoguerra
Gli anni del Secondo Conflitto Mondiale furono tragici per tutti, ma la SAISEF, grazie all’impegno ed alla inventiva dei suoi titolari riuscì a sopravvivere continuando ad operare. Realizzò i primi grandi lavori di ricostruzione, come il ponte nazionale sull’Ellero a Mondovì.
Nel 1947 acquistò la cava di Rocca Incisa a Bagnasco con il relativo raccordo ferroviario interno e produzione di ballast per le ferrovie. Nel periodo tra il 1945 ed il 1950 l’economia nazionale non dava segni di miglioramento. La mancanza di lavoro spinse gli allora titolari a cercare sbocchi all’estero che permettessero di mantenere il livello di occupazione e di fatturato che l’azienda aveva raggiunto prima della guerra.
In quest’ottica venne intrapresa l’avventura in Brasile. Venne smantellata la cava di S. Michele Mondovì e tutti gli impianti ed attrezzature stradali come i grossi rulli a vapore vennero trasferiti in Brasile via nave dove venne costituita la società SAISEF BRASILEIRA.
L’avventura durò circa 4 anni ma non ebbe seguito.Nel frattempo l’attività continuò anche in Italia e grazie al miglioramento economico si presentarono buone opportunità di lavoro sul territorio locale. Il parco macchine venne rinnovato e modernizzato specialmente acquistando i primi mezzi “Caterpillar”residuati bellici americani ed il “Motograder” sostituì decine di operai che spandevano manualmente il pietrisco sulle strade.
Negli anni 50 arrivò anche la prima finitrice per la stesa di conglomerato bituminoso, detta “Burber Green”, cingolata, un gioiello della tecnica Britannica.
L’evoluzione tecnologica
L’uso della finitrice meccanica mandò definitivamente in pensione la tecnica della massicciata stradale costituita dalla semi penetrazione a caldo con bitume trasportato in caldaie riscaldate. L’evoluzione tecnica proseguì e nel 1968 venne acquistato l’impianto per il confezionamento del conglomerato bituminoso “Marini” completamente automatico. Nel 1963 venne acquistata la prima autobetoniera per la preparazione del calcestruzzo, che dalle documentazioni storiche risulta la prima a circolare in provincia di Cuneo.Da allora il settore calcestruzzo ha avuto una costante crescitache continua tutt’ora nonostante la crisi.
Gli anni ‘80
Negli anni successivi la continua ricerca di nuovi sbocchi e di nuove attività hanno portato nel 1982 all’installazione di un impianto per la produzione di masselli autobloccanti in calcestruzzo, commercializzati con il marchio “BetonPavè”. Tale iniziativa durerà un ventennio con discrete soddisfazioni.
L’attività è continuata ed ha visto la società impegnata sui cantieri del raddoppio autostradale della Torino – Savona, acquisendo una notevole esperienza anche nel ripristino delle vecchie gallerie e dei viadotti ammalorati.
La S.A.I.S.E.F. oggi
Negli ultimi anni, influenzata delle scarse offerte del mercato dei Lavori Pubblici, la Società si è impegnata nella realizzazione di grandi interventi privati e pubblici, come il “Mondovicino Retail Park” a Mondovì e lo stabilimento Piaggio Aero a Villanova d’Albenga, le opere di urbanizzazione del nuovo ospedale di Verduno, la Variante all’abitato di Cherasco, le opere di manutenzione in Autostrada Torino Savona e la costruzione di diversi stabilimenti industriali per numerosi clienti privati.
Un settore “vivace” è inoltre quello delle energie rinnovabili in cui l’azienda si è impegnata per la realizzazione di centraline idroelettriche e di parchi eolici, pur continuando nelle consuete opere di urbanizzazione e costruzione e manutenzione di infrastrutture in genere.
Nell’ultimo periodo la Saisef ha investito in nuovi macchinari e veicoli a minor impatto ambientale come il nuovo impianto di produzione di conglomerati bituminosi, altamente tecnologico ed altamente ecologico; alimentato a metano ed a energia elettrica prodotta con impianto fotovoltaico adiacente, con una forte riduzione delle emissioni.
Attenzione particolare anche all’economia circolare: l’azienda ha investito in nuovi macchinari che permettono di lavorare materiali di recupero evitando gli sprechi, con risparmi energetici ottimali, abbattimento notevole dei costi di produzione ed aumento della capacità produttiva.