La percezione dell'aumento dei senza fissa dimora ad Alba è stata al centro di un'interrogazione del capogruppo dei Fratelli d'Italia Emanuele Bolla. Un tema particolarmente sentito dai cittadini, soprattutto in alcune aree, nella zona della stazione e dei giardini limitrofi.
Sulla questione è intervenuta l'assessore alle politiche sociali Donatella Croce: "Con argomenti così delicati è importante avere informazioni precise e non bastano percezioni. Per cui ho cercato di raccogliere qualche dato sia dai volontari della Caritas sia dalle forze dell'ordine ed entrambe queste fonti mi hanno confermato che non c'è un reale incremento delle persone senza fissa dimora. Sono pressappoco le stesse che c'erano uno o due anni fa. Quindi la percezione è una cosa certamente rispettabile, ma non corrisponde alla realtà".
L'intervento è proseguito: "La problematica va affrontata soprattutto dal punto di vista umanitario, perché dal punto di vista della sicurezza il comandante dei carabinieri mi ha anche sottolineato che nelle aree indicate nell'interrogazione, cioè la ferrovia, via Roma, negli ultimi mesi dopo lo sgombero sono sensibilmente diminuite le richieste di intervento per situazioni di criticità. Occorre però fare delle distinzioni: da una parte ci sono delle persone che sono in strada perché non riescono a trovare un alloggio in cui stare, né una sistemazione provvisoria. Questo perché il dormitorio di via Pola al momento è pieno. Non è stato possibile, come era stato garantito dalla Caritas, aumentare i posti a breve, ma saranno solo disponibili da dicembre in avanti, per cui nel dormitorio resta sempre la disponibilità per 18 persone".
Ci saranno delle novità, però, già nei prossimi giorni, come ha aggiunto l'assessore Croce: "Dalla prossima settimana i nove posti letto di seconda accoglienza, resi disponibili dalla sinergia tra il Consorzio e il Comune verranno occupati. Nel Centro di prima accoglienza si libereranno cinque posti, e quindi nei dormitori avremo a disposizione all'incirca 14-15 posti in più che potranno essere destinati almeno a una parte delle persone che attualmente sono in strada, e che fanno riferimento già alla Caritas per il pasto serale, che sono conosciute e in lista per entrare nel dormitorio".
L'attenzione, poi si sposta, su un'altra tipologia di persone: "Viceversa c'è un altro gruppo di persone che bivaccano, che vivono per strada e che invece sono in carico al Consorzio. Sono seguite non solo dal punto di vista socio sociale, ma anche dal punto di vista sanitario, perché spesso sono persone che hanno gravi problematiche di dipendenza da alcol. Questa situazione fa sì che accompagnarle in un percorso di collocazione abitativa sia tutt'altro che semplice perché nonostante vari interventi, varie proposte che sono state fatte loro sono state rifiutate molte volte e quindi i servizi sociali conoscono benissimo la situazione e continuano a cercare delle soluzioni. Le persone che attualmente vivono per strada appartengono a queste due grandi categorie: noi le conosciamo, le seguiamo e speriamo nei limiti di possibile di riuscire a venire incontro alle loro esigenze", ha concluso l'assessore Croce.