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Attualità | 20 settembre 2024, 13:15

Crescono dubbi e timori sui nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano-Saluzzo-Fossano

Sembra svanire l’ipotesi di partenariato pubblico-privato per il Santa Croce e Carle, mentre per la nuova struttura del quadrante Nord Ovest, prevista fuori l’abitato di Savigliano, i nodi da sciogliere sono la variante urbanistica e l’esproprio dei terreni

L'ospedale "Santa Croce" di Cuneo (foto Mattia Benozzi)

L'ospedale "Santa Croce" di Cuneo (foto Mattia Benozzi)

Al di là delle proclamazione di intenti, cominciano a serpeggiare dubbi sui nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano-Saluzzo-Fossano.

Da mesi è calata una coltre di silenzio sulla questione e il nuovo assessore casalese alla Sanità, Federico Riboldi (Fratelli d’Italia), succeduto al cuneese Luigi Icardi (Lega), tace.

A fine anno ci sarà il rinnovo dei direttori generali delle Asl, aspetto che complica ulteriormente la vicenda, per cui è perlomeno lecito – in assenza di precise indicazioni – nutrire perplessità sulla road map che era stata indicata.

Sul nuovo ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo la Regione prende tempo e il Comune di Cuneo guarda e aspetta.

Il ventilato partneriato pubblico-privato mostra crepe e non sembra più così scontato così come sul finanziamenti tramite fondi Inail nessuno sembra disposto a scommetterci.

A Cuneo la situazione è incerta e già si ipotizza un ritorno in centro, cioè nella sede dell’attuale ospedale con un ampliamento e non più – com’era stato indicato – nell’area Carle in frazione Confreria.

Non maggiore chiarezza esiste per ciò che riguarda l’ospedale del quadrante Nord-Ovest, che dovrebbe sorgere sull’asse stradale Savigliano-Saluzzo in prossimità dello stabilimento della Panna Elena, a servizio della pianura e delle valli del Saluzzese.

Sono state apposte firme, è stato presentato un cronoprogramma, ma da quando si è insediata la nuova giunta regionale nessuno ha più capito quali sia esattamente lo stato dell’arte.

L’Amministrazione comunale di Savigliano dovrebbe procedere all’esproprio dei terreni su cui dovrebbe sorgere la nuova struttura, ma anche qui poco si sa.

Nelle scorse settimane a Cuneo i due assessori regionali cuneesi, Marco Gallo (Lista Cirio) e Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia), hanno ribadito la loro attenzione al nuovo ospedale, ma si è in presenza di dichiarazioni di buona volontà perché né l’assessore Riboldi né il presidente Cirio si sono ancora espressi con chiarezza sul tema.

Sulla questione è tornato nei giorni scorsi il consigliere regionale saluzzese Pd Mauro Calderoni, il quale ha parlato di “futuro offuscato da ritardi ed incertezze sulla realizzazione della nuova struttura”.

Calderoni ha manifestato perplessità sul partneriato pubblico privato per ciò che concerne il Santa Croce-Carle di Cuneo ed espresso timori anche per quanto riguarda Savigliano.  

“Sul nuovo ospedale di Savigliano – ha affermato il consigliere di opposizione - non ci sono nuove notizie da Torino: non ce ne sono sulla variante urbanistica e sull’iter progettuale e neppure sappiamo se siano state individuate le risorse per l’acquisto dei terreni. Quel che invece è emerso e ci preoccupa è la spasmodica ricerca di nuovi fondi da parte dell’assessorato regionale alla Sanità. I cuneesi – ha aggiunto – chiedono concretezza: progetti validi, tempi certi e risorse sicure”.

Fuori dal balletto dei giochi di ruolo della politica, resta da capire qual è l’esatta situazione e quali gli intendimenti della nuova giunta regionale dopo il cambio al vertice della Sanità piemontese.

Giampaolo Testa

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