“In un momento in cui gli allevamenti piemontesi stanno già affrontando una serie di importanti criticità ed emergenze legate ad aspetti sanitari e ad andamenti di mercato non premianti soprattutto per la zootecnia da carne, siamo molto preoccupati per le misure dettate dal Green Deal europeo e previste dal Piano stralcio per la Qualità dell’Aria in agricoltura, entrate in vigore in parte già quest’anno e che entro il 2026 andranno completamente a regime. Obblighi e oneri che le aziende del settore difficilmente riusciranno a sostenere e che, in particolare, andranno a penalizzare fortemente gli allevatori di bovini di razza Piemontese, più di altri ancora a conduzione familiare. Chiediamo, dunque, alla Regione di riconsiderare quanto approvato, anche tenendo conto della fase delicata che il comparto zootecnico piemontese sta attraversando”.
Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, a margine del recente incontro che si è svolto in Regione sui controlli relativi al Piano stralcio Qualità dell’Aria (DD n. 653 del 147.7.2024), con lo scopo di approfondire alcuni passaggi della determina ed evidenziare una serie di criticità in merito.