«L’estate sta finendo e un anno se ne va…» cantavano i Righeira tanti anni fa e ben si adatta a questo periodo dell’anno.
Dopo la spensieratezza di agosto, ecco arriva settembre, il mese della ripartenza, durante il quale l’estate lascia lentamente spazio all’autunno e il segno della Bilancia segue a quello della Vergine.
Perché si chiama così
Settembre ha 30 giorni ed è il nono mese del calendario. Ma non è sempre stato così: c’è una curiosità che arriva dal passato, ricordandoci che il modo in cui abbiamo deciso di dividere il tempo, usando i calendari, è solo una convenzione che è cambiata più volte nel corso della storia. Questa curiosità è che per molto tempo settembre è stato il settimo mese dell’anno ed è proprio per questo che si chiama così.
Il calendario romano
Fino al 46 a.C. infatti, quando nell’antica Roma era ancora vigente il calendario romano, l’anno prendeva inizio il primo marzo. Il calendario era un po’ diverso da quello che conosciamo ed era basato principalmente sui cicli lunari. Aveva solo 10 mesi, iniziava a marzo e terminava a dicembre. In totale durava 304 giorni e non c’erano i mesi di gennaio e febbraio. I segni di quell’antico calendario si vedono ancora oggi: settembre, ottobre, novembre e dicembre, erano rispettivamente il settimo, l’ottavo, il nono ed il decimo mese dell’anno. Luglio era chiamato quintilis (quinto mese) ed agosto sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare nel 46 a.C. introdusse il nome “luglio” in suo onore, mentre “agosto” deriva il suo nome da Augusto.
Il calendario di Numa Pompilio
Secondo quanto riportava Tito Livio nel suo “Storia di Roma dalla fondazione”, fu il secondo re di Roma, Numa Pompilio, (che regnò nel periodo 754 a.C. - 673 a.C.) a introdurre l’attuale calendario di 12 mesi. Con la sua riforma vennero inseriti gennaio (mese dedicato a Giano, il dio degli inizi) e febbraio. Questi due mesi vennero posti alla fine dell’anno, che continuava però ad essere aperto dal mese di marzo.
La riforma “giuliana” del calendario
La riforma di quel calendario arrivò nel 46 a.C., promulgata da Giulio Cesare. Da quel momento il calendario si chiamerà “giuliano”, in omaggio al suo fondatore. Con la riforma giuliana, che introdusse un calendario molto simile a quello dei giorni nostri, l’anno iniziava a gennaio, seguito da febbraio e marzo passò ad essere il terzo mese. Un’importante novità fu l’inserimento degli anni bisestili ogni 4 anni. Il calendario giuliano è stato usato fino al 1582, quando l’inserimento del calendario Gregoriano (che prende il nome da papa Gregorio XIII, che lo introdusse con la bolla papale Inter gravissimas) rimediò ad alcuni errori accumulatisi nel corso dei secoli.
Altri nomi di settembre
Nel 37 d.C. l’imperatore Caligola mutò il nome del mese in “Germanico” in onore dell’omonimo padre, ma alla sua morte il nome tornò quello originale (settembre). Nell’89 il nome fu cambiato nuovamente in “Germanico”, questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore Domiziano sui Chatti, ma anche Domiziano fu assassinato e il nome del mese ripristinato. Destino breve ebbe anche la riforma del calendario operata da Commodo, nella quale il mese di settembre prendeva il nome di Amazonius. Nel calendario rivoluzionario francese l’anno terminava a cavallo del mese di settembre: fino al 16 o 17 di settembre si era nel mese di Fruttidoro, vi erano poi 5 giorni detti “Sanculottidi” (6 negli anni bisestili), infine, dal 22 settembre alla fine del mese si cadeva nel primo mese del calendario rivoluzionario, Vendemmiaio.
Riti di settembre
Nell’antica Roma a settembre si svolgevano i festeggiamenti per Giove Capitolino che con Minerva e Giunone costituiva la Triade Capitolina. Durante questi festeggiamenti, che duravano 16 giorni, si svolgevano parate militari, giochi circensi, sfilate di musici, danzatori, atleti e giocolieri. Le statue degli dei erano portate in processione e al termine molte vittime erano sacrificate sugli altari dopo essere state cosparse di mola (germe di grano tostato da cui deriva il verbo immolare).
Frutti di settembre
Settembre, nel mondo del vino, vuol dire una sola cosa: vendemmia! Il mese che saluta l’estate per dare il benvenuto all’autunno è quello in cui i grappoli vengono finalmente raccolti dalla vite dopo un anno di duro lavoro. In campagna, inoltre, finita la lavorazione dei terreni e raccolti gli ultimi tagli delle foraggifere, ci si prepara alla semina del grano. Ma questo mese ci regala altri frutti: castagne, noci, nocciole, mele, pere, giuggiole e le ultime pesche e susine. Per tutto settembre nel nostro orto possiamo raccogliere patate, melanzane, peperoni, pomodori, zucchine e bietole. Per gli appassionati è tempo anche di funghi, da raccogliere con sapienza e rispetto per il bosco e i suoi abitanti.
Proverbi di settembre
Sono davvero tanti i proverbi che mettono al centro questo mese. Giusto per citarne alcuni: “Se in settembre senti tonare tini e botti puoi preparare”; “Di settembre la notte col dì contende”; “La pioggia di settembre è veleno per l’uva”; “A settembre pioggia e luna, è dei funghi la fortuna”; “Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere”; “Aria settembrina fresco la sera e fresco la mattina”; “Brache, tele e meloni in settembre non son boni”, “A settembre chi è esperto non viaggia mai scoperto”.
Ricorrenze di settembre
Quante e quali sono le giornate mondiali nel mese di settembre? La risposta arriva dall’Onu, che ha pubblicato il calendario completo degli eventi a cui si aggiungono altre date importanti. Prendete nota. Anniversario omicidio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (3 settembre); Giornata Internazionale della Carità (5 settembre); Giornata Internazionale della Democrazia (15 settembre); Giornata Internazionale della Parità di Retribuzione e Giornata del Cheeseburger (18 settembre); Giornata Internazionale della pace, Giornata Mondiale dell’Alzheimer e Giornata Mondiale della gratitudine (21 settembre); San Pio (23 settembre); Giornata Mondiale dei sogni (25 settembre); Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre); Giornata Marittima Mondiale (30 settembre).
Buoni propositi
Più gente in giro, negozi pieni, traffico in strada. Le ferie sono finite, ve ne siete accorti? La città sta ripartendo. Non lo dico solo io, ma pure il calendario: siamo a settembre. E mentre la colonna sonora resta sempre la stessa dal 1985 (“L’estate sta finendo” dei Righeira) anche la lista dei buoni propositi non subisce poi così tante variazioni. Sappiamo che entro poche settimane tutti i bei progetti messi giù sotto l’ombrellone saranno già dimenticati. Vero o no? Il segreto è scegliere obiettivi fattibili e soprattutto piacevoli. Mettersi a dieta, fare sport, mangiare più sano, programmare un viaggio, iniziare un’attività creativa per soddisfare le nostre passioni. Questi punti sono comuni più o meno a tutti. Ma ci sono delle cose che anche se sembrano piccole possono farci davvero bene. Qualche esempio? Leggere un libro al mese, dormire di più, riordinare la casa. Disintossicarsi dagli smartphone e dagli schermi per un tempo ragionevole ogni giorno: alzare lo sguardo verso l’orizzonte è un toccasana. E ancora: mettere in agenda appuntamenti culturali, cinema e teatro, fare giardinaggio, organizzare l’ora del tè con le amiche, fare shopping, condividere il tempo con le persone che amiamo e cucinare piatti nuovi, perché se c’è qualcosa di buono che ci ha lasciato la pandemia, è questa. Tutto chiaro? Oh, vi aspettiamo al varco tra un mesetto e vediamo come siete messi.
Il cielo di settembre
Dopo la Luna dello Storione di agosto, il cielo non smette di regalarci altri fenomeni astronomici ricchi di fascino. Primo tra tutti la Luna piena del giorno 18, chiamata “Luna del raccolto”, perché essendo la più vicina all’equinozio d’autunno, che quest’anno si verifica il 22 settembre, viene tradizionalmente associata alla più tipica pratica agricola della stagione. Il nostro satellite raggiungerà la fase di piena alle 4.34 ora italiana. In quel momento si troverà nella costellazione dei Pesci, ad una distanza di 357.486 km dal perigeo. Questo la renderà una Superluna, secondo i parametri stabiliti dall’astrologo Richard Nolle.
L’estate sta finendo
Ombrelloni chiusi, spiagge deserte, temperature che diminuiscono, giornate che si accorciano. Nel nostro emisfero, l’estate cosiddetta astronomica (cioè quella legata al calendario) inizia il 21 giugno e termina il 22 settembre; altra cosa è l’estate meteorologica, che va dal 1° giugno al 31 agosto ed è quella che segna la fine delle vacanze. Non è forse vero che tutti cominciamo a parlare della conclusione della stagione calda più o meno dopo Ferragosto? Coerentemente con tale principio, il successo dei Righeira “L’estate sta finendo” è sicuramente la canzone che più di tutte riecheggia in questo periodo. Negli ultimi giorni della bella stagione, lasciate dunque che la musica vi porti ancora una volta in quel luogo speciale dove l’estate non finisce mai, quello della propria anima. E se proprio non ce la fate a stare senza mare, mettete in playlist “Vamos a la playa”, sempre dei Righeira, e andate al mare: ne vale sempre la pena, anche senza ombrelloni… .