Da un lettore riceviamo e pubblichiamo:
Buonasera signor Direttore,
oggi abbiamo assistito all' ennesima burla ai danni dei residenti e del territorio della valle Vermenagna: studi approfonditi, ricerche ed ennesime consulenze esterne hanno partorito una novella data.
Oramai siamo abituati a sentire ampie assicurazioni circa la fine dei lavori, il doppio senso di marcia e magari, come si diceva una volta nelle televendite, un eliporto, naturalmente in omaggio!!!
Intanto il malato cronico langue, il bollettino medico lo dà in coma, ma con speranze di pronta ripresa.
E un'altra estate è praticamente andata, con buona pace di tutti quanti; rassegnati e no ad un declino che si traduce in economia stagnante e negozi che chiudono i battenti.
Con quale coraggio i rappresentanti delle istituzioni presenti a questi incontri hanno la coscienza di credere e di farci credere a quanto millantato da questi progettisti ed esecutori di lavori?
La gente comune non ci crede più, è stufa, disillusa e soffre.
Basterebbe girare nei paesi delle valli servite da questo fantomatico traforo mai finito ed ascoltare veramente gli abitanti e gli operatori economici.
Chi è stato nominato controllore ha realmente controllato?
Moriremo ( sigh) con questo dubbio.
Massimo Crespi