Nella notte tra il 20 e il 21 maggio, attorno alle 2, escono le prime notizie. E' il 2004. Nasce TargatoCn, il primo quotidiano online della provincia Granda, uno dei primi in Italia.
Sanremonews era già nato da qualche anno. E' stato il primissimo giornale web del gruppo editoriale Morenews, che oggi racconta tante province del Piemonte, della Liguria e anche un pezzo di Lombardia.
Sono stati vent'anni tutti in salita. La salita è faticosa, ci sono momenti in cui è necessario rifiatare, altri in cui mettere un passo davanti all'altro diventa un'impresa titanica. A volte si cade.
Ma la salita è anche crescita, progressione.
La salita è strada, percorso, incontro e scambio. Quello che c'è stato con tante persone che in questi vent'anni hanno fatto parte della squadra. C'è chi è rimasto e c'è chi se ne è andato, ha fatto altre scelte, ha cambiato direzione.
TargatoCn c'è ancora.
Oggi rappresenta una primaria realtà dell'informazione non soltanto provinciale, ma regionale, con decine di migliaia di lettori che ogni giorno cercano le nostre pagine per essere aggiornati sulla realtà della Granda 365 giorni l'anno. Sono stati vent'anni densi di fatti, notizie, tragedie, eventi, illusioni e certezze.
Abbiamo chiesto ai "nostri" direttori di raccontarci la loro fetta di percorso in questi vent'anni. Dopo Lamberto Giusti, è Gianpiero Ferrigno a raccontare la sua avventura... e lo fa proprio di venerdì, il giorno di pubblicazione dei suoi attesi editoriali.
Ci sarà anche lui il prossimo 21 maggio, nella nostra redazione, in corso Nizza 16 a Cuneo, dove tanti amici saranno con noi per condividere questa giornata di festa!
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Avevo da poco terminato l’esperienza come direttore di un settimanale locale, quando mi giunse un po’ inaspettata la proposta dell’editore di entrare a far parte della squadra di TargatoCn. Eravamo nel 2008.
Ci trovammo una sera in una trattoria di Costigliole Saluzzo, Enrico Anghilante ed io, per ragionare sull’eventualità che io potessi entrare in redazione con il ruolo di direttore editoriale (la nomina a direttore arrivò ufficialmente il Primo Maggio del 2009) ed editorialista attraverso una rubrica settimanale che sarebbe poi uscita il venerdì, avendo nel titolo il mio nome: “Il venerdì di Ferrigno”, grazie alla quale raggiunsi un bel po’ di notorietà, tanto che ancora oggi qualcuno, incontrandomi, la cita.
Pur non conoscendo affatto il mondo dell’online, accettai la proposta dell’editore che sapeva essere convincente, a partire dal suo incontenibile entusiasmo verso quella che allora era una forma di comunicazione quasi pionieristica. Ricordo con piacere e un po’ di nostalgia il giorno in cui per la prima volta entrai in redazione.
Nel 2008 la sede era a Borgo San Dalmazzo, e la redazione era composta da tre redattori tutti contrattualizzati, cosa molto rara in mondo che viveva e forse vive su una sorta di atavica precarietà.
Dei tre redattori oggi ne resta uno, Barbara Simonelli, che allora sembrava essere quella più provvisoria e con meno prospettive. Poi, ovviamente, come nella vita di tutti i giorni, chi ha più filo fa più tela, ed oggi ha un ruolo preminente in redazione.
Come ricordavo poc’anzi, l’online era per me un pianeta sconosciuto e, per dirla tutta, non ne intravedevo ancora le potenzialità che di lì a poco sarebbero esplose trasformando TargatoCn da giornale pionieristico a giornale di assoluto riferimento per la provincia e non solo. Ci misi poco a capire le potenzialità di questo mondo dove conta molto la velocità nel fare informazione ed essere presente in tempo reale laddove c’è una notizia. L’online poi, per sua natura, non ha confini né scadenze: non è un giornale cartaceo che vive un giorno o una settimana. Resta per sempre. Ed arriva ovunque. Ricordo di quel periodo molti lettori dal sud America, in modo particolare dall’Argentina. Erano i nostri emigrati che grazie a Targato Cn stabilivano un legame con la terra di origine.
Di quel periodo ricordo con piacere il giorno in cui, tramite la rubrica “Il venerdì di Ferrigno”, scrissi un articolo un po’ canzonatorio nei confronti dell’autore di una storia pubblicata a dicembre 2008 sul numero 2769 di Topolino (autore Fausto Vitaliano, disegnatore Alessandro Perina) in cui Paperino e Paperoga incaricati da zio Paperone di visionare film tristi scelsero “Vacanze a Cuneo”, il film più triste di tutti, tanto che Paperino alla fine esclamò: “Vedi Cuneo e poi muori di noia”.
Ebbene, non appena l’articolo fu online, l’autore della storia, che si trovava a Praga, scrisse una lettera al direttore per dire che la battuta di Paperino era appunto una battuta e che lui amava Cuneo! La notizia fece il giro del web tanto che fu ripresa dal Tg3 e finì in una interrogazione regionale fatta dall’allora consigliere Sergio Dalmasso. Cosi come ricordo con piacere e nostalgia, e un po’ di giusto orgoglio, la partecipazione come inviato al Festival di Sanremo del 2009, che mi spalancò le porte di un mondo che fino ad allora avevo visto solo in Tv.
TargatoCn allora, seppure avesse già qualche anno di vita, viveva più sull’entusiasmo di chi ci lavorava che di razionalità e metodo. Eppure ogni giorno sfornava una quantità di notizie impressionante. Su sollecitazione dell’editore cercai di attivare una rete di collaboratori in grado di garantire almeno una presenza per ognuna delle sette città (le cosiddette sette sorelle della Granda), e poco tempo dopo avevamo un corrispondente in grado di garantire una presenza sul territorio di riferimento. Quando per motivi personali decisi di lasciare il giornale, consegnai al mio successore un TargatoCn forse più organizzato di come lo avevo trovato e in sicura crescita.
Una crescita che grazie a tutti, dall’editore al direttore, dai redattori ai collaboratori, negli anni è stata tracimante, portando TargatoCn sul podio non solo della provincia di Cuneo, ma tra i primi online locali anche a livello italiano. Auguro al giornale che è stato anche mio per un breve tempo, di festeggiare altri vent’anni, e poi vent’anni ancora. Da parte mia sono orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto nato, cresciuto e vissuto sulla lungimiranza (e pazzia) di chi lo ha concepito.