Attualità - 24 aprile 2024, 14:54

Colletta straordinaria per la Terra Santa: dalla Caritas di Cuneo raccolti quasi 14mila euro

Continua l'assistenza e il sostegno alle popolazioni colpite dall'emergenza umanitaria

Anche la Caritas di Cuneo sta contribuendo alla colletta straordinaria per l'emergenza umanitaria in Terra Santa, per fornire alla popolazione colpita assistenza e sostegno. Ammontano a 13.742,00 euro complessivi i fondi raccolti tra le donazioni dalle parrocchie della Diocesi Cuneo-Fossano, da privati e associazioni e dai versamenti eseguiti alla Fondazione San Martino.
Il conflitto israelo-palestinese si è intensificato drasticamente dal 7 ottobre, con oltre 31.000 morti palestinesi a Gaza, 400 in Cisgiordania, 1.460 israeliani, e quasi 200 libanesi.

Le condizioni umanitarie a Gaza sono catastrofiche: circa 1,7 milioni di sfollati, con estrema necessità di cibo, acqua, e servizi igienico-sanitari. La sanità nell'enclave è al collasso. Le persone più vulnerabili, tra cui disabili, donne incinte o in allattamento, feriti, pazienti post-chirurgici, malati cronici, e individui con sistema immunitario debole, sono a gravissimo rischio. La riduzione dei servizi medici, aggravata dal danneggiamento o dall’evacuazione degli ospedali e dei centri medici, la carenza di carburante, personale, medicinali, e la mancanza di sangue e suoi derivati, esacerbano ulteriormente la situazione.

Oltre il 90% della popolazione, circa 2,2 milioni di persone, ha accesso a quantità di cibo insufficienti per un livello nutrizionale sano. La situazione è aggravata dalla grave carenza di gas da cucina, spingendo la popolazione a dipendere da fonti di energia meno sicure, come la legna da ardere e la combustione di rifiuti, aumentando il rischio di malattie respiratorie.

L’accesso all’acqua potabile è gravemente compromesso. Solo due delle tre condotte principali da Israele funzionano, fornendo circa 1.100 metri cubi di acqua all’ora per il sud e la zona centrale di Gaza, mentre i governatorati settentrionali sono completamente privi di accesso all’acqua potabile. La mancanza di carburante influenza negativamente la fornitura d’acqua dai pozzi, gli impianti di desalinizzazione, e varie stazioni e pompe per le acque reflue.

L’educazione è completamente interrotta. Da ottobre, 625.000 studenti (il 100% dei bambini di Gaza) non ricevono alcun tipo di educazione a causa dell’utilizzo degli istituti scolastici come centri di accoglienza per sfollati o a seguito di danni o distruzioni subiti (il 69% ha subito danni sostanziali).

Questi bisogni umanitari riflettono la gravità e la complessità della crisi umanitaria in atto, evidenziando l’urgenza di interventi sanitari, alimentari, di accesso all’acqua e di supporto educativo per affrontare le immediate e pressanti esigenze della popolazione colpita.

Interventi di Caritas Italiana in Terra Santa

Caritas Gerusalemme ha attivato assistenza umanitaria e sostegno economico a Gaza, Cisgiordania, e Gerusalemme Est, includendo servizi sanitari, sostegno psicologico, e distribuzione di generi di prima necessità.

Caritas Libano risponde all’emergenza per gli sfollati libanesi, fornendo assistenza con generi di prima necessità.

Caritas Italiana supporta finanziariamente gli sforzi a Gaza, in Cisgiordania, e progetti di Pace e Riconciliazione, oltre a coordinare aggiornamenti e iniziative di raccolta fondi.

Impegni Futuri e Raccomandazioni

Caritas Gerusalemme prevede di formare squadre mediche mobili per Gaza e sviluppare progetti di medio-lungo termine per la pace e la riconciliazione.

Si enfatizza l’importanza di non organizzare raccolte di beni ma piuttosto iniziative di raccolta fondi attraverso i canali indicati in donazioni.caritas.it


Redazione