Manca ancora più di un mese all’inizio della campagna elettorale vera e propria, ma c’è chi si porta già avanti col lavoro.
È il caso di Paolo Bongioanni, capogruppo in Consiglio regionale e vicesegretario piemontese di Fratelli d’Italia, il quale ha tappezzato varie città della provincia con lo slogan “Bongioanni, l’assessore per la Granda”.
Non sappiamo se sia stato l’uso dell’articolo determinativo anzichè indeterminativo a sollevare la querelle, sta di fatto che quel manifesto sta creando mugugni nella coalizione di centrodestra perché qualcuno si è irritato.
Dicono che Luigi Genesio Icardi, esponente della Lega e assessore regionale alla Sanità non abbia apprezzato (per usare un eufemismo), mentre Azione parla di “sgrammaticatura” politica evidenziando che si tratta di “invasione delle prerogative del presidente”.
Insomma, pare che gli alleati non abbiano gradito anche se è risaputo che in campagna elettorale ognuno si muove un po’ come gli pare ricorrendo ai messaggi che ritiene più efficaci per sedurre gli elettori.
L’interessato fa spallucce e derubrica la questione a polemicuccia determinata da piccole gelosie e reagisce con un “non ti curar di loro ma guarda e passa”.
“Se va bene a Cirio – replica Bongioanni con noncuranza – penso debba andare bene a tutta la coalizione. Se qualcuno all'interno di essa si agita è perché si sente debole”.
Parola di Kaimano che di muscoli se ne intende.