“Sono arrivate ventiquattro domande, una grande messa a disposizione di intelligenze ed esperienze. La scelta non è stata facile ma è stata fatta nell’ottica di garantire il giusto equilibrio ma, soprattutto, per la migliore rappresentanza di territori e amministrazioni comunali possibile”.
Ha parlato così Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo, in apertura del Consiglio comunale e dando comunicazione ufficiale dei due nomi presentati dal Comune come parte del Consiglio generale della Fondazione CRC (ovvero, com’è già noto, l’avvocato Luisella Cavallo e l’ex sindaco e presidente della Provincia Federico Borgna).
“Borgna scelta di parte e non meritevole”
In Consiglio comunale Beppe Lauria, Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) hanno preso la parola per commentare le nomine e l’intervento della prima cittadina.
“Ancorché non dovuto, mi aspettavo fosse più corposo vista l’importanza del tema – ha detto il primo - . Sarebbe interessante chiarire il criterio per cui i due nomi sono stati preferiti ad altri. Alcuni nomi di altra provenienza hanno già lavorato, e brillantemente, per il Comune mentre Borgna le ha passato il testimone: è questa la ragione?”
“Abbiamo chiesto alla sindaca di operare la scelta attraverso trasparenza, condivisione, passaggi in commissione o in capogruppo, ma così non è stato – ha aggiunto l’Indipendente - . Non ho speso, in passato, parole di elogio nei confronti del presidente della Provincia Robaldo ma in questo caso è stato un signore: ha reso nomi i noti di tutti coloro che hanno presentato candidatura, ma ha anche lasciato uno spazio di due giorni, aperto, ai capigruppo consiliari. È stata operata una scelta di parte, su una persona non meritevole di essere nel Consiglio, figuriamoci Presidente. Da lei, sindaca, fino a oggi sono arrivate spiegazioni poco credibili e altrettanto poco argomentabili: non avete voglia di dirci gli altri perché è più facile così, senza confrontare curriculum ed esperienze?”
La conclusione al consigliere Sturlese: “Ho già espresso pubblicamente il mio dissenso in merito alla nomina, frutto di un accordo tra partiti che formano una maggioranza di governo cittadina ma che, allo stesso tempo, sono incredibilmente lontani l’uno dall’altro su quasi tutti gli argomenti. Indecoroso, semplicemente, una questione morale insopportabile”.