Il 9 di marzo si celebra la Giornata Internazionale del DJ, curiosamente nello stesso giorno in cui si festeggia la Barbie.
L’istituzione di questa ricorrenza risale al 9 marzo del 2001 e a renderla ufficiale è stata nientemeno che l'UNESCO.
Approfittiamo della ricorrenza per una chiacchierata con uno dei DJ radiofonici più conosciuti della nostra provincia, Diego Adriano, per tutti “Dieghito”, conduttore storico e direttore artistico dell’emittente Radio Alba, alla quale presta la sua voce da ben 25 anni.
Hai 25 anni di carriera da DJ alle spalle, centinaia, forse migliaia di interviste, lanci di canzoni, letture di notiziari: come ti senti? La musica mantiene giovani davvero?
"È proprio vero. La musica e più in generale lo spirito giocoso della radio mi fa sentire giovane dentro e soprattutto fuori: mi dicono che non dimostro più di vent’anni sai".
(Ride)
C’è stata una festa per i tuoi primi 25 anni di trasmissioni sulle frequenze di Radio Alba?
"Si, sul palco dell’evento sportivo 'Corri sotto le torri', a fianco della conduttrice Cocò Bevilacqua e del patron della manifestazione Massimo Casagrande. È stato emozionante ricevere il premio speciale per i 25 anni 'On Air su Radio Alba' dalle mani dell’editore della radio Claudio Rosso con queste parole: “Che splendida giornata, sono le nozze d’argento, venticinque anni di lavoro con noi. Dieghito è una colonna della radio, grazie alla sua energia e simpatia ha contraddistinto questi anni di Radio Alba”. Un grande onore, una giornata che porterò sempre nel cuore, un evento che mi riporta agli inizi della mia carriera quando appena finiti gli studi, entrai nella grande famiglia di Radio Alba nel 1998. Toccanti anche le parole del sindaco di Alba Carlo Bo: “Una grandissima passione, rimasta immutata negli anni, di un sogno coltivato da ragazzo che è diventato realtà: la radio. E non una qualsiasi, ma quella della nostra città, che grazie ai fratelli Levi, i suoi fondatori, è diventata la voce di un territorio. Due i tratti distintivi di Dieghito: la voglia di leggerezza e di condividere belle notizie e la grande attenzione al prossimo e a tutte le iniziative di solidarietà che nell’Albese non mancano di certo”.
E per il futuro?
"Abbiamo appena festeggiato il 48° compleanno di Radio Alba (fondata il 29 febbraio del 1976). Partiremo con una grande promozione per quanto riguarda i podcast e in futuro tornerà 'Profumi di ricordi'".
Qual è stato il tuo primo contatto con la musica? Da ragazzino quale artista ti ha condizionato/influenzato di più?
"Ricordo i videoclip pieni di effetti speciali di Michael Jackson, che mi aveva conquistato fin dalle elementari; ricordo nell’88 il suo film al cinema 'Moonwalker'. Un giovedì del ‘91 guardando 'TeleMike' vidi per la prima volta in anteprima per l’Italia il video della canzone ‘'Black or White'. Più avanti nel 1992 venni incuriosito dalla figura di un’altra popstar, cioè Elton John con 'The One': era l’estate delle Olimpiadi di Barcellona, dove tenne anche un concerto per l’occasione. Musica e cinema sono due grandi passioni nate anche grazie a mia zia Graziella, mamma del famoso cantautore astigiano Danilo Amerio, in questo periodo in competizione a 'The Voice of Italy'. Lei mi diede la possibilità di vedere i primi film in videocassetta, nei primissimi anni ’90: mi colpì molto 'La Sirenetta', quello che in futuro avrei scoperto essere il genere 'musical'."
Com’era il DJ Dieghito da bambino?
"Curioso e grande appassionato dei giocattoli della serie 'Masters of The Universe' con He-Man e Skeletor. Nel giardino di casa mia in campagna mi divertivo a creare parchi gioco a tema, con vere e proprie attrazioni stile Gardaland. C’erano percorsi come la Giungla (con un pupazzo appeso alla pianta tipo Tarzan) e il Castello di Dracula realizzato nella cantina con effetti musicali e di luci. Poi l’arrivo del Karaoke di Fiorello e nel 1994 il famoso 'Canta Tu' che io utilizzai per amplificare la voce e registrare interviste e programmi musicali su cassetta. Negli anni delle superiori avevo creato una finta radio in mansarda ed invitavo i miei compagni di classe e anche due professori a partecipare a veri talk radiofonici, con tanto di mixer, microfoni, cuffie e anche un logo grafico della radio. E qui siamo intorno al 1996. Fino alla radio vera, arrivata con Radio Alba nel 1998. Insomma, impazzivo musicalmente per Michael Jackson, Elton John, per i film d’animazione Disney degli anni ’90 e televisivamente, per il re del talk show americani David Letterman: non perdevo neanche una puntata. La radio mi conquistò a partire dal ‘94 con tutte le voci di Radio Deejay compreso Amadeus, oggi conduttore di punta della Rai".
Quando è nato “Dieghito”?
"In piena estate, In spiaggia a Rimini. Fu la mamma di una mia ex fidanzata a chiamarmi così la prima volta in vacanza al mare: Dieghito faceva rima con ‘Bonito’ la canzone di Jarabe De Palo in voga quell’estate".
Ricordi la prima volta che sei stato dietro il microfono di Radio Alba?
"Certo e ricordo molto bene la grande emozione. Il foglio del mio primissimo notiziario che conservo gelosamente, tremava forte tra le mie mani."
Da chi hai imparato il mestiere negli anni?
"Mi hanno seguito da subito Alberto e Antonella Levi e Walter Pacchiotti (Wally) lo storico speaker di Radio Alba. Mi hanno dato consigli fondamentali. Mi hanno seguito nei provini e nelle registrazioni di prova durate alcuni mesi. Ho studiato fonetica e dizione a Torino con un insegnante d’eccezione: il ‘maestro della voce’ Iginio Bonazzi, attore di prosa della Rai. E poi tanta gavetta".
C’è stato un momento in cui la Radio ti è sembrata un Media indispensabile?
"Durante il periodo Covid mi sono reso conto dell’importanza della Radio, quando ad esempio con 'Scuola in Onda' facevamo un servizio pubblico davvero serio e utile allo stesso tempo".
Qual è stato il personaggio che hai conosciuto e intervistato che ti ha colpito di più?
"Ho intervistato migliaia di personaggi locali e nazionali. Tanti attori, cantanti, presentatori e comici. È stato un privilegio conoscere ed intervistare in particolare il compianto Fabrizio Frizzi, una persona per bene, un animo gentile. Ricordo quell’occasione con affetto e nostalgia. Anche l’intervista a Serena Autieri: nel fuori onda parlavo con lei della nascita della mia bimba e del suo nome ovvero Alice Tosca, proprio in omaggio all’Opera di Puccini, lei era rimasta colpita dalla bellezza di questo nome tanto che la sua bimba nata alcuni mesi dopo porta il nome di Giulia Tosca. Un mio suggerimento quindi".
Il più simpatico?
"Massimo Ranieri e Nino D’Angelo. Non a caso entrambi di Napoli: solari e maestosi perché umili".
Il più sgradevole?
"A sorpresa Gaspare della coppia comica Zuzzurro e Gaspare. Ho intervistato entrambi in occasione di un loro spettacolo teatrale. Gaspare che credevo simpaticissimo e alla buona, mi riprese prima della diretta perché avevo fatto riferimento a notizie inesatte perché prese da Wikipedia e non da fonti ufficiali, in maniera scocciata mi diede del pressappochista".
Chi avresti voluto intervistare e ti è sfuggito per un nonnulla?
"Recentemente due punti di riferimento per il cinema mondiale. Il regista visionario Tim Burton e l’attore Johnny Deep in visita in Piemonte al Museo del Cinema di Torino".
Chi vorresti avere in studio nei prossimi anni come ospite?
"I nostri cantanti italiani diventati stelle mondiali come Andrea Bocelli, Laura Pausini e Tiziano Ferro".
Sei un esperto di film e di musica da film. Qual è la tua colonna sonora preferita?
"La seconda mia grande passione oltre alla radio è quella per il cinema, di cui sono grande appassionato e collezionista, con oltre migliaia di titoli nella mia personale videoteca. Mi sono costruito una piccola sala cinematografica, che ho soprannominato 'Nuovo Cinema Dieghito', con riferimento al capolavoro di Giuseppe Tornatore. Tra le colonne sonore che mi emozionano di più sicuramente quelle dei film 'Mission' e 'Giù la testa' del maestro Ennio Morricone. In casa Disney reputo straordinari dal punto di vista musicale 'La Bella e la Bestia' di Alan Menkel, a cui la casa di Topolino deve la sua grandiosa rinascita alla fine degli anni ’80 e 'Il Re Leone', del 1994. Un film animato che porto nel cuore è 'Nightmare Before Christmas' nato dalla mente di Tim Burton e con la colonna sonora di Danny Elfman, con le canzoni interpretate da Renato Zero nella versione italiana, canzoni che conosco a memoria. Sono proprio tante le pellicole che mi hanno conquistato. Stavo per dimenticare un altro capolavoro in cui la musica è tutto ovvero 'La la land'. Tutti film che ovviamente ti consiglio".
A Sanremo 2024 chi avresti fatto vincere?
"Sono un inguaribile romantico e appassionato di opera lirica, grazie ad un caro collaboratore della radio, Enrico Serafino, con cui ho condiviso tante serate al Regio di Torino e all’Arena di Verona, e per questo scelgo ‘Capolavoro’ de Il Volo ma mi rendo conto che i tempi, musicalmente parlando, sono cambiati e che radiofonicamente hanno stravinto Annalisa e Mahmood. Non ho tifato per Angelina Mango".
Avresti preferito essere un DJ da discoteca e feste di paese o la radio è il tuo habitat naturale?
"Ho fatto alcune serate ad inizio carriera. Ma come dici tu, il mio habitat naturale è proprio lo studio radiofonico, il concetto di 'talk' radiofonico, l’intervista con l’ospite dietro ai microfoni, in puro stile 'Late Night' americano".
Chi è il Dj radiofonico che ti piace attualmente?
"Fernando Proce che dopo aver passato tantissimi anni a Rtl 102.5 ora è a R101. Ho sempre amato il suo stile inconfondibile. Accattivante, scintillante, aggressivo, ma con stile".
C’è una canzone che avresti voluto scrivere tu?
"'La sera dei miracoli' di Lucio Dalla. È una vera opera d’arte. Mi commuovo ogni volta".
E una che ti rappresenta?
"Mia figlia ha abbinato al mio numero di cellulare la suoneria del Pulcino Pio. Quando la chiamo lei ascolta ‘In radio c’è un pulcino…’. Al momento è questa, e varrà fino al prossimo cambio suoneria".