Economia - 26 febbraio 2024, 09:18

Quali sono i sette chakra? Tra colori, nomi e significati

I chakra sono i famosi punti energetici collocati nel nostro corpo in una posizione specifica, secondo la filosofia yogica.

I chakra sono i famosi punti energetici collocati nel nostro corpo in una posizione specifica, secondo la filosofia yogica. In prossimità di tali poli si manifestano le energie sottili, le quali  influenzano il nostro benessere fisico, emotivo e spirituale. A ognuno dei sette chakra è associato un colore specifico con il rispettivo significato.

L’unico modo che abbiamo per purificare i nostri centri energetici è quello di ricorrere allo yoga, alla meditazione e ad altre pratiche inerenti all’olistica del benessere. Tuttavia, possiamo ricorrere anche a dei trattamenti specifici che richiamano l’energia per mezzo di strumenti. Per esempio, la cristalloterapia, la diffusione dell’incenso o degli oli essenziali, nonché la profusione di suoni e armonie destinate a riequilibrare la kundalini.

Oppure, possiamo ricorrere a una commistione di tutte queste attività. L’importante è scegliere l’opzione che risuona meglio nella nostra pratica quotidiana e non seguire moda o consigli da parte di chi non conosce il nostro mondo interiore. Il consiglio dell’Oracolo di Delfi ‘Conosci te stesso’ è sempre valido, poiché solo noi abbiamo la proprietà di dialogare con il nostro inconscio. Se non lo faremo noi, nessun altro potrà mai farlo.

I sette chakra: la cartina tornasole del nostro benessere

Avendo una comprensione generale dei chakra, in riferimento alla loro funzionalità, colore ed essenza collegata, ciascuno di noi può muoversi autonomamente nel ricaricare le energie perdute, o più semplicemente scariche, e nel riequilibrare l’olistica del nostro insieme corpo e mente.

Muladhara: chakra radice

Questo primo chakra è associato al colore rosso. Il suo nome, "Muladhara", significa "radice" in lingua sanscrita. Rappresenta la nostra connessione con la terra e ci fornisce una base solida per la nostra esistenza. Quando il chakra radice è equilibrato, ci sentiamo stabili, sicuri e radicati.

Svadhisthana: chakra sacrale

Svadhisthana  significa "dolcezza" o "luogo del proprio essere". Il secondo chakra è associato al colore arancione, ed è collegato alla nostra creatività, alle emozioni e alla sessualità. Se in equilibrio, siamo in grado di esprimere liberamente la nostra creatività e di vivere appieno le nostre emozioni.

Manipura: chakra del plesso solare

Al terzo chakra si associa il colore giallo, tanto quanto il nostro potere personale, l'autostima e la fiducia in noi stessi. Per questo un suo equilibrio significa sicurezza, fiducia e vivacità. Manipura significa "città delle gemme" o "luogo delle perle". Un nome evocativo, non credi?

Anahata: chakra del cuore

Quarto chakra associato al colore verde, all'amore, alla compassione e all'equilibrio. il suo significato è "intatto" o "non colpito". Per cui bilanciato, siamo in grado di amare incondizionatamente, sia noi stessi sia gli altri, nonché di coltivare relazioni sane e significative.

Vishuddha: chakra della gola

Il quinto chakra è associato al colore azzurro, si manifesta nella nostra capacità di comunicare in modo chiaro e autentico. Non a caso, il suo nome significa “purificazione”. In equilibrio, siamo in grado di esprimere le nostre idee e le nostre emozioni in modo efficace, e confrontarci con gli altri senza paura.

Ajna: ("comando" o "percezione") chakra del terzo occhio

Il sesto chakra è illustrato con il  colore indaco o blu scuro. Rappresenta l'intuizione, la saggezza interiore e la connessione spirituale. Una volta raggiunto il suo corretto bilanciamento siamo in grado di accedere alla nostra saggezza interiore e di percepire le cose al di là del piano fisico.

Sahasrara: chakra della corona

L’ultimo chakra Sahasrara o "mille petali" è associato al colore viola o bianco e riguarda l'illuminazione spirituale e la connessione con il divino. Non è semplice accedere alle potenzialità del chakra. Tuttavia, quando è in equilibrio, siamo in grado di sperimentare una connessione più profonda con il divino e di accedere a livelli superiori di consapevolezza.

Kundalini e flusso di energia nei vari centri

Per comprendere come bilanciare e curare i chakra, è importante avere una conoscenza di base del flusso di energia in questi importanti centri energetici. Come abbiamo anticipato, ciascun chakra svolge una funzione specifica e il rispettivo flusso energetico può essere bloccato o squilibrato, a causa di fattori emozionali.

Pertanto, quando sono bloccati o squilibrati, l’energia è rallentata e provoca nell’individuo scompensi fisici, emotivi o spirituali. In tal senso, dobbiamo operare per eliminare i blocchi o il disequilibrio attraverso una combinazione di tecniche che includono la meditazione, lo yoga, l'agopuntura e l'utilizzo di oli essenziali. 

Questi ultimi offrono un ottimo espediente per lavorare sui chakra grazie al senso dell’olfatto. In Internet è possibile trovare una lista che comprende le associazioni di profumi con i relativi chakra. Ciononostante, ognuno di noi deve sperimentare per trovare l’essenza che risuona con le sue mancanze e facilita la guarigione.

Oli essenziali e la ricerca dell’olistica del corpo

In linea di massima, per il primo centro energetico sono indicate le fragranze del patchouli, il cedro e il vetiver, mentre per il secondo chakra si ricorre all’arancia dolce, il gelsomino e l'ylang ylang.

Nondimeno, incenso, bergamotto e limone si associano al terzo polo di energia interiore. Per il quarto, offrono un valido aiuto la rosa, il gelsomino e l'incenso, invece lavanda, tea tree e salvia sono collegati al centro della gola.

All’Ajna si associano il rosmarino e la camomilla, per il Sahasrara si predilige il sandalo, il mirto e, di nuovo, l'incenso. Le essenze vengono diffuse nell’ambiente anche in concomitanza con l’uso di altre pratiche, come per esempio la cristalloterapia, la musica con strumenti quali le campane tibetane, il diapason o l’esecuzione di canti armonici che creano vibrazioni volte a bilanciare l'equilibrio dei chakra.

Conoscere i colori, i nomi e i significati di ogni chakra può aiutarci a comprendere meglio il nostro sistema energetico e a lavorare su di esso in maniera più consapevole. A ognuno di essi possiamo associare delle essenze. In particolare, gli oli essenziali stimolano e bilanciano i chakra, facilitando il flusso di energia.

Oltre all'utilizzo degli oli essenziali, esistono pratiche olistiche come lo yoga e la meditazione in primis, ma anche la cristalloterapia, la musica e lo studio del respiro che favoriscono la purificazione e la guarigione dei chakra.

Tuttavia, non dobbiamo mai avere fretta, poiché la cura dei nostri poli energetici richiede consapevolezza, tempo e dedizione. Pertanto, iniziamo a dialogare con noi stessi e troveremo il modo per raggiungere finalmente il nostro bilanciamento psicofisico.