Per le vie e i corsi di Alba hanno sfilato in venti, ma erano quasi 200 i trattori arrivati in piazza Sarti da tutto il territorio. La pacifica e apolitica protesta organizzata dalla Mobilitazione Generale Agricola Langhe e Roero ha avuto un indubbio successo e coinvolto centinaia di agricoltori di diverse generazioni, che si sono radunati nel grande spiazzo alle spalle dell’ex tribunale langarolo e hanno poi sfilato per le vie della città col proposito di sensibilizzare le persone sui gravi problemi del loro settore.
Il corteo autorizzato, composto da una ventina di mezzi agricoli, ha attraversato un percorso disegnato lungo la circonvallazione albese – tra corso Bixio e corso Coppino – per lambire piazza Michele Ferrero e proseguire in corso Europa e corso Cillario Ferrero. Un percorso lungo il quale la parata dei trattori ha anche raccolto la generale comprensione dei presenti, solidali con gli agricoltori e con le loro istanze.
Tra i manifestanti moltissimi i giovani e le donne, orgogliosi del loro lavoro, ma in grande difficoltà, e con la sensazione di non essere adeguatamente sostenuti dalle organizzazioni di categoria, in un momento storico in cui diventa indispensabile agire in fretta.
Al termine, nel breve comizio tenuto dai capofila del movimento, Vittorio e Gianluca Destefanis, si sono ribadite le motivazioni della protesta: “Chiediamo un adeguamento dei prezzi di vendita e di acquisto delle materie prime che produciamo e che arrivano sulla tavola del consumatore e la tracciabilità dei prodotti Made in Italy in modo da evitare una concorrenza sleale, non soggetta a tutti i controlli di garanzia e qualità offerti da noi produttori italiani".
"Abbiamo bisogno di semplificare la burocrazia che ci attanaglia – hanno proseguito –, di avere certezze sul contenimento del prezzo del gasolio agricolo, di avere regolamentazioni eque sugli abbruciamenti e sul contenimento della fauna selvatica. Noi siamo l’ultimo baluardo per la sostenibilità del territorio e non possiamo passare per essere quelli che lo inquinano. Vanno rivisti la Pac (Politica Agricola Comune) e il Green Deal per dare ai nostri agricoltori la possibilità di produrre bene e sano”.
Si è respirata molta solidarietà e unione soprattutto fra generazioni diverse. Ci ha confidato un agricoltore anziano: “Noi siamo qui per i nostri figli. Sono loro che devono portare avanti aziende medio- piccole oggi in crisi. Meritano un futuro per continuare le attività: il vino, le nocciole, le carni, i tartufi sono eccellenze del territorio che arrivano dai nostri paesi di Langa e Roero grazie al lavoro e ai sacrifici di tanti giovani, questo va sottolineato, non dimenticato”.
Sono state annunciate altre manifestazioni ad Asti, sabato 17 e domenica 18 febbraio, e a Fossano, davanti alla sede della Coldiretti-Foro Boario venerdì 23 e sabato 24 febbraio.
Alla manifestazione erano presenti numerosi sindaci ed esponenti politici del territorio.