Gli agricoltori di Langhe e Roero hanno deciso di unirsi a tutti i loro colleghi per difendere il futuro del settore, minacciato da una crisi mondiale.
Faranno sentire la loro voce ad Alba, venerdì 16 febbraio, con una protesta pacifica e apolitica, nel pieno rispetto della legalità con tutte le autorizzazioni del caso, “non contro qualcuno, ma per qualcuno, ovvero per il futuro delle loro famiglie e delle loro aziende”, come hanno specificato nei giorni scorsi in una nota.
Abbiamo sentito due dei protagonisti e organizzatori dell’evento, Vittorio Destefanis e l’allevatore maglianese Dino Molino, capofila della Mobilitazione Generale Agricola Langhe e Roero.
“Il ritrovo dei mezzi avverrà in piazza Sarti vicino all’ex tribunale. Abbiamo già 180-200 mezzi prenotati e non ne servono altri, per cui chi vorrà unirsi può farlo, ma senza il trattore, onde evitare ingorghi e altre problematiche. Transiteremo con una ventina di mezzi sulla 'circonvallazione', lungo i corsi Coppino e Bixio, raggiungendo piazza Michele Ferrero per poi proseguire su corso Europa: passando davanti al cimitero si tornerà poi al luogo di partenza. L’orario presumibile sarà tra le 10.30 e le 11.30”.
Le ragioni delle proteste degli agricoltori sono condivisibili, anche se non chiare a tutti, e risultano piuttosto complessi i meccanismi che hanno portato il settore agricolo a soffrire di una crisi che investe non solo l’Italia, ma tutti i Paesi europei e non solo.
Gli agricoltori nell’immediato sperano di ottenere una maggiore sensibilizzazione del consumatore, un adeguamento dei prezzi di acquisto e di vendita, la trasparenza sui prodotti Made in Italy, la tracciabilità in etichetta delle produzioni. Inoltre si auspicano semplificazioni nella burocrazia, minori restrizioni sugli abbruciamenti, certezze sulla continuità degli incentivi sul gasolio agricolo, il contenimento fauna selvatica, disincentivare il consumo di terreni agricoli per strutture non agricole (fotovoltaico e agrivoltaico), no cibo sintetico, revisione della Pac (Politica Agricola Comune).
L’UE destina attualmente un terzo del proprio budget proprio alla Politica Agricola Comune, ma l’80% dei fondi viene assegnato al 20% delle aziende agricole, principalmente grandi gruppi. Una delle conseguenze di questo approccio è la scomparsa delle aziende più piccole e l'aumento di estensione di quelle che rimangono: negli ultimi vent'anni il numero di aziende agricole in Italia si è dimezzato, ma la superficie media è più che raddoppiata.
Tutti problemi sul tavolo del Governo italiano e su quello di Bruxelles. In una nota della Mobilitazione Generale Agricola Langhe e Roero si legge: "L’obiettivo che ci poniamo è migliorare la condizione lavorativa ed economica di tutti gli agricoltori, che si trovano ad affrontare un aumento dei costi di gestione senza un adeguato supporto. Costi eccessivi, prezzi bassi e condizioni climatiche avverse hanno ridotto, se non azzerato, i guadagni di uno dei settori chiave del Made in Italy. La situazione è ormai insostenibile”.
Attualità - 14 febbraio 2024, 15:21
La protesta dei trattori sbarca in Langhe e Roero: duecento quelli attesi venerdì ad Alba
Alle spalle dell’ex tribunale il ritrovo dei mezzi che si ritroveranno in mattinata nella capitale delle Langhe. Una ventina quelli ammessi al corteo in programma per le vie della città fra le 10.30 e le 11.30. I promotori: "In piazza per il futuro delle nostre famiglie e aziende”
La protesta degli agricoltori a Cuneo