Approvati i risultati preliminari riferiti al 2023 del gruppo Cassa di Risparmio di Asti: buone notizie per gli azionisti la cui assemblea è in programma ad aprile.
I dividendi previsti, infatti, sono pari a 0,30 euro per azione, corrispondenti a 21,2 milioni, in aumento del 50% rispetto allo scorso anno, a conferma del trend di crescita programmato in arco Piano 2022-2024.
Tutto questo grazie ad un utile netto individuale e consolidato pari rispettivamente a 85 mln di euro (+114,2%) e a 79 mln (+118,4%).
Ottimi risultati anche nell'incremento della massa fiduciaria (+4,2% da dicembre 2022), sostenuta in particolare dalla crescita del risparmio amministrato (+23,1%) e di quello gestito (+3,7%), mentre la raccolta diretta risulta sostanzialmente costante (+0,8%).
Crediti verso la clientela in lieve calo (-1,7% rispetto all’anno precedente) a seguito del forte raffreddamento della domanda conseguente alla complessità del contesto economico e alla crescita dei tassi di mercato. E' in atto, inoltre una prosecuzione dell’attività di derisking e di miglioramento della qualità del credito, con un livello di NPL Ratio netto sceso al 2,36% (2,94% al 31/12/22) a livello di Gruppo e al 2,16% a livello di Banca di Asti.
Tra gli altri aspetti del bilancio, il rafforzamento della solidità patrimoniale con tutti i coefficienti fully-phased in crescita rispetto al fine esercizio precedente: CET 1 Ratio pari a 14,9% (13,2% al 31/12/22), Tier 1 Ratio al 16,5% (14,9% al 31/12/22) e Total Capital Ratio al 17,4% (16,4% al 31/12/22). Da notare poi, un ulteriore irrobustimento della situazione di liquidità: Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 240,4% (era pari al 216,5% al 31/12/22) e Net Stable Funding Ratio (NSFR) pari al 169,2% (era 160,2% al 31/12/22).
"Un risultato arrivato grazie all'efficacia delle linee guida"
"Le risultanze del 2023 comprovano la validità del Piano Strategico 2022-24 e l’efficacia delle relative linee guida, nonché la capacità di realizzarle concretamente, di resilienza e di adattamento al contesto economico caratterizzato da elevata volatilità ed incertezza, alimentate dal perdurare del conflitto russo-ucraino e dalle recenti tensioni sul fronte medio-orientale derivanti dal riacutizzarsi del conflitto israelo-palestinese - scrive il gruppo in una nota - La diversificazione delle fonti di ricavo, il presidio dei rischi, la strategia di gestione dei crediti deteriorati, l’attenzione all’efficienza operativa e alla gestione della progettualità, hanno permesso di ottenere anche nel 2023 un risultato economico positivo e, al contempo, di rafforzare ulteriormente i “fondamentali” del Gruppo, ponendo quindi buoni presupposti per continuare anche in futuro a creare valore per gli azionisti e, più in generale, a soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interessi, ricambiando la fiducia che quotidianamente ci accordano.
In un contesto di mercato complesso, il Gruppo ha conseguito un utile netto pari a 79 milioni di euro ed un ROE del 7,8%, in sensibile crescita rispetto al 3,5% del 2022 (al netto dei ricavi e dei costi di natura straordinaria, il ROE risulterebbe pari al 4,3%)."