Battagliero, colorito, il presidente della sezione albese dell'Avis Gianluca Adriano, usa una metafora calcistica per spiegare l'anno 2023 per il gruppo di volontari: "Ci siamo salvati, a un certo punto della stagione pensavamo di non farcela, quindi è un bel traguardo. Abbiamo chiuso con 4777 sacche di sangue, circa 15 rispetto al 2022. L'obiettivo era non fare peggio".
Le sue parole sono crude e senza fronzoli. "La burocrazia, l'accorpamento dei gruppi hanno reso le cose più complicate, ma i volontari hanno risposto. Sono degli eroi mascherati, non hanno bisogno di tante parole per fare della solidarietà, ma donano il sangue senza sapere a chi andrà".
Un ultimo pensiero è rivolto ai giovani: "Ne abbiamo sempre bisogno, loro sono il futuro, ma a volte si perdono anche per colpa nostra. Dobbiamo scuoterli e dare loro l'esempio". Per Adriano la solidarietà è una questione di famiglia. Suo padre è stato tra i fondatori dell'Avis di Magliano Alfieri, suo zio ne è stato il capogruppo, stesso ruolo che Gianluca Adriano ha avuto nel 2017.
Ora l'immediato futuro si chiama: sezione albese dell'Avis. "Sono un presidente pro tempore, chiamato in un momento difficile e non mi sono tirato indietro, ma non mi piace particolarmente stare dietro la scrivania".
Per il gruppo ci sono diverse date importanti nel 2024: il 17 febbraio si svolgerà l'assemblea generale, il 14 aprile la storica camminata "Dui pas con cui d'l'Avis", mentre il 26 maggio cadrà il 75esimo anniversario della fondazione.