Giornata speciale per Mario Boarino, valoroso reduce di Russia. Nella mattina di ieri, mercoledì 17 gennaio, presso la residenza Serena di Sanfrè, l’alpino ultracentenario ha ricevuto la visita del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, del sindaco di Bra, Gianni Fogliato e del sindaco di Sanfrè, Giovanni Pautasso, che hanno avuto parole di ammirazione e gratitudine. Quindi la foto di rito con i famigliari e gli operatori della struttura e la festa fatta di chiacchiere, sorrisi e amarcord.
Uomo dallo spirito invidiabile con alle spalle tanti ricordi, quelli della guerra, della rinascita, di una vita di lavoro e di affetti. Mario Boarino è nato il 30 luglio 1922 a Diano d’Alba e ha frequentato le scuole fino alla terza elementare. Ha lavorato come agricoltore, prima a Castiglione Falletto, dove ha vissuto fino agli anni ‘50 e poi a Bra, in frazione San Matteo, Cascina dei Frati, dove si trasferì con tutta la famiglia.
Lunga la sua storia di combattente per la Patria. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha militato tra le file delle penne nere e fu uno dei fortunati a tornare dalla terribile Campagna di Russia, nel 1943. Un’esperienza tragica in cui gli italiani hanno potuto spesso sopravvivere, solo grazie alla forza di volontà e facendosi coraggio a vicenda. Anni indelebili, nella sua memoria.
In omaggio a quel sacrificio, il presidente Cirio ha consegnato a Mario Boarino una targa come «Testimone della memoria e per lo straordinario esempio di disponibilità e amore per la nostra terra, orgoglio alpino e orgoglio del nostro Piemonte».
E lui, emozionato, si è commosso e ha ringraziato tutti con il cuore.