Una filiera vera. Quella di Compral Latte-Inalpi-Ferrero.
Un grande progetto che è diventato un “unicum” nel panorama agroalimentare nazionale: la filiera corta e controllata del latte piemontese.
A 13 anni dalla sua fondazione era tempo di raccontarsi. Il volume “La nostra filiera si racconta” - che mette al centro gli allevatori, il latte, la stalla, il campo, il territorio e l'industria - è stato presentato questa mattina, martedì 12 dicembre, nel salone polifunzionale di Cascina San Giovanni a Moretta.
“Un volume nato per fare conoscere la filiera ai consumatori e, in particolare, la competenza di tutti gli attori che vi partecipano – ha esordito Bartolomeo Bovetti del Gruppo Compral (in foto sotto) -. È un racconto di tutto il percorso, dall'allevamento alla trasformazione finale del prodotto. Ma è soltanto una tappa che continua un viaggio intrapreso nel 2010. Gli attori di allora e di oggi sono diversi e dissimili. Ci sono Inalpi e Ferrero con Coldiretti che diede l'imprinting. Poi l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, soggetto terzo che ha dato il suo apporto per il prezzo indicizzato del latte. Poi Compral Latte. Grande l'esperienza maturata in questi anni attraverso la continua interazione dei protagonisti a livello paritetico. E oggi c'è grande soddisfazione. Quando emerge una strategia legata a una visione ampia, condivisa fra persone serie, che diventa anche amicizia, allora si attua una prospettiva vincente”. E chiude ricordando la frase che campeggia nell'androne della cooperativa: “Se vuoi vincere devi correre da solo ma se vuoi andare lontano devi camminare insieme”.
Per presentare il testo scritto con l'apporto della divulgatrice scientifica Beatrice Maurino è seguita una tavola rotonda moderata dal giornalista Beppe Gandolfo a cui hanno partecipato il presidente Inalpi Ambrogio Invernizzi, il presidente Compral Latte Raffaele Tortalla e il direttore Compral Latte Marcello Pellegrino (in foto sotto).
“Una filiera che è andata crescendo come qualità e quantità fatta insieme a oltre 270 aziende agricole tra Cuneo e Torino – ha dichiarato Ambrogio Invernizzi -. È stato un percorso di crescita continua e di formazione, nell'usare meglio gli antibiotici, nel perseguire un maggiore benessere nimaale, più attenzione all'ambiente, ai metodi di irrigazione, di qualità del latte e sostenibilità. Sono stati anni in cui si è lavorato insieme creando valore. Insomma, mai competere su guerre di prezzo bensì su guerre di valore creando ricchezza anche per il consumatore finale”.
“Noi la filiera, termine molto in voga, la facciamo veramente. E facendo filiera abbiamo fatto un progetto che valorizza i nostri allevatori. Ma anche il consumatore finale tutelato sulla tracciabilità dei prodotti”, gli fa eco Tortalla.
“Una filiera nata nel 2010 e caratterizzata dalla stretta collaborazione tra tutti gli attori coinvolti – ha concluso Pellegrino -. I vantaggi? La volontà di massimizzare il valore che ogni azienda riesce a fare sul latte prodotto, poi garanzie nutrizionali sul prodotto latte, sul benessere animale e sul concetto sempre più importante della sostenibilità ambientale”.