Tendere la mano ai produttori ortofrutticoli del Piemonte, piegati da siccità e maltempo, per aiutarli a superare le difficoltà.
E’ questo il senso dell’ordine del giorno presentato da Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) e approvato oggi in Consiglio regionale. L’obiettivo del capogruppo di Fdi? Tendere la mano a un settore in difficoltà. A decretare l’importanza della categoria, in particolare del distretto della provincia di Cuneo, sono i numeri, tra i più importanti in Italia. Si parla infatti di 4.500 aziende per 13.000 tra addetti diretti e stagionali, per un fatturato di 380 milioni di euro su 12.000 ettari: il 60% dell’intera produzione regionale.
GUARDA IL VIDEO
“Ci sono stati eventi calamitosi eccezionali: il grande caldo estivo, l’eccesso di siccità e momenti di grandine. Questo ha portato a una riduzione dell’80% per quanto riguarda le pere, 50% per le ciliegie e danni nel comparto pesche e mele sensibili” ha spiegato Bongioanni. Da qui la necessità di intervenire a sostegno di un comparto che sta vivendo un altro momento difficile anche a causa di un delta negativo tra i costi di produzione e i ricavi.
Bongioanni ha chiesto quindi alla Giunta di impegnarsi su tre punti ben distinti. In primo luogo quello di favorire una mediazione tra i rappresentanti delle associazioni del settore ortofrutticolo e quelli degli istituti di credito, al fine di arrivare a un accordo che crei una temporanea sospensione del pagamento delle quote di capitale delle rate dei mutui. “Lo reputo essenziale” ha sottolineato il capogruppo di Fdi. A fianco, attraverso Finpiemonte, farsi promotori presso gli istituti per garantire un accesso alla mutualità più facile. Infine, per quanto riguarda il discorso delle assicurazioni, cooperare con i rappresentanti delle compagnie assicurative dei produttori ortofrutticoli per migliorare le condizioni delle polizze.
“La Regione deve assumersi questo impegno, abbiamo una grande responsabilità verso questi lavoratori e verso un patrimonio del Piemonte che non può essere dissipato” ha concluso Bongioanni.