Attualità - 06 dicembre 2023, 11:31

Azienda delle Langhe scommette sul vino di montagna con un vigneto di Riesling a Entracque

A oltre mille metri sul livello del mare in Località Tetti Violino. Darà i suoi primi frutti in circa tre anni, con le prime bottiglie che usciranno nel 2027

Foto dal sito www.areeprotettealpimarittime.it

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Dare una nuova progettualità, innovativa e sperimentale, alle vallate piemontesi e alle loro comunità. Affrontare il tema del cambiamento climatico, e fare qualcosa di concreto per contrastarlo. E, soprattutto, fare del buon vino, così come è stato sempre fatto.

Sono questi gli obiettvi principali del nuovo lungimirante progetto del Comune di Entracque insieme a Réva, azienda vitivinicola nel cuore delle Langhe che, nonostante la sua giovane età e i diversi progetti già avviati con successo, continua a sviluppare idee per creare un nuovo futuro.

Il prossimo di questi progetti getta uno sguardo sul domani, in maniera curiosa, ambiziosa e sperimentale: lavorare al primo vigneto della Valle Gesso, nel Comune di Entracque, a oltre mille metri sul livello del mare (1042 m in Località Tetti Violino).

Un vigneto di Riesling, che darà i suoi primi frutti in circa tre anni, con le prime bottiglie che usciranno, verosimilmente, nel 2027.

"Una piccola produzione, che ipotizziamo inizialmente in più o meno duemila bottiglie, probabilmente con vino affinato in buona parte in anfore", spiega Daniele Scaglia, General Manager del gruppo Réva, che si occuperà personalmente di questo nuovo progetto.

"Abbiamo scelto il Riesling perché, dopo diverse analisi, crediamo che la varietà d'uva e il terreno siano perfetti l'uno per l'altra. Avremmo potuto semplificarci la vita piantando una varietà più resistente, come fanno in altre valli, ma questo non ci darebbe modo di lavorare su un prodotto di qualità come vogliamo che sia questo vino. Il Riesling è un vitigno nobile e complesso, di grande eleganza, longevità e dalle importanti proprietà organolettiche. Non è un vitigno resistente, il che rappresenta una sfida, ma è un vitigno di qualità: per noi, per come lavoriamo e ragioniamo, farlo così era l'unico modo per farlo. Inoltre è un vitigno che ci permetterà di distinguerci da altri progetti simili e di approcciarci anche a un mercato internazionale", prosegue.


"La Regione Piemonte supporta ed è al fianco di chi investe sulla qualità del territorio e sull’agricoltura sostenibile. Scommettere sui borghi, attraverso le produzioni di eccellenza, significa da un lato presidiare le aree marginali del nostro Piemonte, dall’altro ridare loro centralità grazie alla produzione economica e anche all’interesse, turistico e enogastronomico, che si genera, con ricadute positive per la comunità che le abita"
, ha commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Come nasce il progetto

La storia dei vini Réva è sempre stata costruita su scelte meno convenzionali, orientate dall'anima internazionale dell'azienda (il proprietario Miroslav Lekes è di Brno, Repubblica Ceca), dal buon gusto e dalla volontà di essere sempre elegante e molto riconoscibile sul profilo organolettico. Sulla base di questi presupposti, oltre alla produzione di Barolo, Réva vanta una gamma dominata dai vini rossi, ma presta da sempre molta attenzione ai vini bianchi, solitamente in secondo piano in Piemonte, come il Grey (50% Sauvignon grigio e 50% Sauvignon bianco) e il Solonoir (un Metodo Classico 100% Pinot Nero). I risultati ottenuti in Langa sono evidenti, ma i terreni vitati di proprietà non si prestano a realizzare una produzione di Riesling di ispirazione tedesca. Tuttavia, le estati che portano da qualche anno a questa parte temperature sopra la media, portano alla convinzione che qualcosa sta cambiando, e che sia il momento per tentare progetti diversi. A condividere idee e preoccupazioni sul futuro agricolo si trovano a un certo punto Daniele Scaglia e Gian Pietro Pepino, sindaco di Entracque, piccolo comune poco distante da Cuneo facente parte dell'Unione montana delle Alpi Marittime. Quasi mille metri sul livello del mare: un luogo in cui nessuno, prima, aveva mai pensato di fare vino.

Ma le temperature in aumento spingono a pensare a nuove soluzioni, e a sfide diverse: iniziano così la ricerca e le analisi dei terreni, e improvvisamente il progetto prende forma: con il sostegno ufficiale del Comune di Entracque, il 18 Luglio 2023 in Località Tetti Violino sono state piantumate dall’azienda Ferro 2300 piante di Riesling.

Come procede il primo vigneto di Entracque Occorrerà qualche anno per lavorare alla prima vendemmia, ma nel frattempo le premesse sono incoraggianti. Il terreno è argilloso, perfetto per la coltivazione della vite, ed ha una colorazione rossastra, caratteristica che indica la presenza di ferro e sedimenti rocciosi da erosione, ideale per la coltivazione di Riesling. Inoltre c’è il fattore temperatura (che in estate va dai 14°/16° ai 28°/30°), capace di fornire la giusta concentrazione di zuccheri in ogni acino e un notevole sviluppo degli aromi. Il progetto prevede un vino portavoce dei tempi odierni e delle sue mode: ecco perché, in collaborazione con l’agronomo Roberto Abbate e l’enologo Beppe Caviola di Réva, è in corso lo studio sull’affinamento di questo Riesling di Montagna che sarà affinato suddiviso in piccole botti e anfore.

“Siamo fiduciosi sui risultati, ma lo siamo ancora di più per il grande potenziale di un progetto come questo” dice il sindaco di Entracque. “Non solo stiamo dando una seconda occasione a terre ormai in disuso da anni, ma allo stesso tempo stiamo creando un nuovo potenziale prodotto tipico, una nuova proposta per i visitatori di Entracque e delle zone limitrofe e una nuova possibilità di lavoro per i giovani - ma anche meno giovani. In poche parole stiamo creando per la nostra comunità un nuovo futuro, e questo lo dobbiamo a Réva e alla sua grande volontà di evoluzione e innovazione”.

Non a caso, visto che l’intera produzione sarà realizzata interamente nel territorio di Entracque, si stanno già coinvolgendo piccole realtà locali per fare sì che questo diventi un progetto capace di rappresentare l’intera comunità e, in prospettova, un’alternativa per i territori montani.

redazione

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