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Eventi | 20 novembre 2023, 15:00

Nuova tappa ad Alba per il Festival "Uto Ughi per i giovani"

Il 26 novembre nella chiesa di San Domenico

Nuova tappa ad Alba per il Festival "Uto Ughi per i giovani"

Continuano gli appuntamenti dedicati alla grande musica con il "Festival Uto Ughi per i giovani da La Santità Sconosciuta". Dopo l'evento di apertura del 10 novembre per celebrare i 40 anni della Fondazione Ferrero, sabato scorso è stata l'Abbazia di Staffarda ad ospitare il grande Maestro, che si è esibito con l’Orchestra I Virtuosi Italiani.

Prossimo importante evento il 26 novembre: nella chiesa di San Domenico ad Alba, concerto per Orchestra d’archi e Bandoneon, Gliarchiemsemble e Mario Stefano Pietrodarchi in uno spettacolo che propone un repertorio di musiche da film e colonne sonore, da Piazzolla a Rota a Morricone. Ingresso libero su prenotazione ai numeri 340/6856173 e 347/8072022.

Non solo musica, ma anche arte. Il 24 novembre, alle 17.30, sarà ammirabile, nella Chiesa di San Domenico ad Alba, l'opera di Franco Mazzucchelli. Pittore e scultore milanese, vanta numerose collezioni museali tra le quali spicca quella del Centre Georges Pompidou di Parigi e nel 2022 è stato insignito del “Premio alla Carriera Alfre do d’Andrade Prize 2022 in defense of Cultural Heritages Values”. Mazzucchelli è noto già nella prima metà degli anni Sessanta per le inconsuete ed artisticamente innovative sculture gonfiabili in PVC, caratterizzate da grandi dimensioni e forme complesse ed enigmatiche, simbolicamente abbandonate dall'artista in luoghi incontaminati o alieni dall'arte (dalle spiagge alle periferie, ai parchi urbani) trascendendo il concetto di opera quale manufatto squisitamente artistico e proponendo, piuttosto, una interazione tra oggetto, ambiente ed essere umano.

In una simile dinamica rientra il progetto pensato da Maz-zucchelli per la Chiesa di San Domenico, con un colloquio tra architettura medievale e arte contemporanea che si arricchisce di una valenza simbolica attraverso l'idea di una grande spirale sospesa nelle alte volte della navata centrale a condurre il visitatore – non soltanto visivamente – verso l'abside e la sua luce, e dove un grande e contemporaneo tabernacolo gonfiabile color oro si erge contraddistinguendosi quale fondale visivo, concettuale e simbolico del grande progetto.

redazione

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