Nel luglio del 2019 circa 30 militari del 32° Genio guastatori all’interno della caserma Dalla Chiesa di Fossano furono vittime di un’intossicazione alimentare verosimilmente dopo aver consumato il pranzo in caserma.
Imputati con l’accusa di lesioni colpose, causate dalla somministrazione di sostanze pericolose sono due uomini G.D.P. e M.B., rispettivamente il titolare della ditta appaltatrice della mensa e il cuoco, oltre ad una donna, A.S. responsabile della sicurezza alimentare.
Come illustrato dal tenente colonnello del Nucleo veterinario, che svolgeva le funzioni di autorità sanitaria per i distretti militari, si sarebbe trattato di un batterio denominato ‘Campylobacter Jujuni’. Furono trenta i militari che manifestarono i sintomi: diciassette di loro vennero campionati e undici risultarono positivi al batterio. Di questi, si sono costituiti parte civile al processo i due militari che vennero ricoverati alcuni giorni in ospedale e che presentarono una grave sintomatologia.
Stando alla ricostruzione, quel giorno, tra le altre pietanze, in mensa vennero servite cosce di pollo al forno che, per l’ipotesi d’accusa, sarebbero state tagliate da cotte per la distribuzione con gli stessi coltelli utilizzati per il taglio a crudo.
Di contro, però, il consulente nominato dalla difesa ha sostenuto che non è possibile affermare con certezza quale sia stata la causa dell’intossicazione subìta dai militari, in quanto alcune materie prime che andavano a comporre il menù del giorno non sono state campionate.
In udienza è stato poi ascoltato il cuoco della mensa, che ha ricostruito in modo preciso tutti i passaggi che si devono effettuare prima, dopo e durante la preparazione dei pasti, quali la selezione delle materie prime, la pulizia degli strumenti da cucina e la cottura: “Ogni volta che l’utilizzo dell’utensile termina – ha spiegato – viene messo in lavastoviglie, deterso e sanificato. Lo si fa in ogni cambio di lavorazione, quindi, quando si cambia utilizzo. Il pollo, una volta cotto, era stato preso con una pinza alimentare”.
La prossima udienza si terrà il 15 dicembre.