Due anni fa il colpo era andato a segno. Ed era stato un furto importante, avvenuto proprio in questo periodo, a novembre. I ladri erano entrati nella cella frigorifera e nella cantina dell’agriturismo “La Gallina Bianca” in regione Torrazza, a pochi chilometri da Saluzzo, rubando panettoni, salumi, vini, alimentari e persino alcuni antichi “rudun”, i campanacci che si mettono al collo delle mucche, pezzi unici di valore culturale.
Venerdì scorso il furto non è riuscito, ma ha creato spavento e allerta. Il bersaglio è stato ancora il locale frigorifero. Erano circa le 19 quando il responsabile di sala è entrato in questo ambiente e si è trovato davanti due uomini vestiti di scuro. Si è messo a urlare e i due, colti in flagrante, si sono dati immediatamente alla fuga.
"La cella è dotata di antifurto, ma questo non era attivato, visto che si era nell’orario di lavoro. Al suo interno erano già state radunate diverse casse di vino, pronte per essere portate via", racconta Enrico Lovera, proprietario dell’agriturismo.
La tentata razzia è stata segnalata ai Carabinieri di Saluzzo e tutto si è risolto con un forte spavento e un brindisi a champagne per lo sventato furto.
Ma la notizia viene diffusa anche per allertare le persone: nel periodo che si avvicina al Natale i dati indicano un aumento di furti di prodotti destinati alle tavole delle festività. Sia in casa che nei ristoranti.
Tra prodotti ambiti dai ladri c’è il tartufo. Venerdì non si trovava nel locale "visitato" da ignoti dell'agriturismo saluzzese famoso anche per il parco, creato come progetto di riqualificazione della cava di inerti della Costrade, l’azienda di costruzioni stradali della famiglia Lovera, dove in tre ettari di terreno vivono animali di molte specie: dai daini, ai pappagalli variopinti.