Prima ancora di aver visto la luce, non c'è davvero pace per il futuro deposito di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non previsto nel comune di Clavesana.
La conferenza dei servizi è ormai alle porte, la Provincia l'ha fissata il 21 novembre prossimo, ma intanto continuano ad arrivare le prese di posizione contrarie al deposito.
Prima la Fondazione Slow Food Italia, attraverso le parole della sua direttrice generale Serena Milano, al quale ha fatto immediatamente eco il "papà" delle panchine giganti di Langa, il designer Chrs Bangle.
Ma anche Giovanni Bracco, Presidente della società cooperativa Cantina Clavesana, una delle aziende più importanti del territorio.
Nelle ultime ore fanno sentire la propria voce contraria anche Teo Musso, patron dello storico Birrificio Baladin che a Piozzo ha le proprie origini e dove continua a mantenerne ben salde le radici, insieme con Guido Gobino, famso cioccolatiere torinese che acquista gran parte delle nocciole utilizzate per i suoi prodotti proprio nella zona.
"Per tutta la mia vita ho sviluppato l’attività lavorativa in questo territorio, in cui ho sempre creduto nonostante avessi la possibilità di trasferirmi in una zona più comoda e più vicina alla città - sostiene Teo Musso del Birrificio Baladin -. Qui ho continuato a investire per oltre 30 anni, a vivere e a far crescere la mia famiglia: è stata una fortuna e una scelta.
Da più di 15 anni, inoltre, ho sviluppato a Piozzo e nei paesi vicini la filiera agricola dell’orzo distico e del luppolo, perché profondamente convinto che anche la birra sia un prodotto di questa terra. Questi paesi sono le aree e le arterie di comunicazione che introducono a una delle zone turistiche a vocazione agricola Unesco più belle d’Italia.
Penso e credo, pertanto, che sia importante supportare il Comitato per il NO allo stoccaggio dei rifiuti tossici a Clavesana. Per impedire, dopo decenni di impegno, lavoro e fatica per valorizzare questo territorio, di mandare in fumo tutto ciò che abbiamo costruito sia in termini di immagine turistica che di credibilità agroalimentare".
Sulla stessa lunghezza d'onda la posizione di Guido Gobino, noto cioccolataio che da oltre 50 anni rappresenta la tradizione del cioccolato a Torino: "Ho ricevuto notizia dell’installazione di un impianto di stoccaggio materiali pericolosi ed inquinanti in Località Cascina San Giovanni di Clavesana, da parte della ditta Cement srl, facente capo al gruppo Barbera srl. - attacca l'imprenditore - La mia famiglia è proprietaria di una casa in Frazione Naviante e, per la nostra attività di produzione Cioccolato in Torino, siamo acquirenti da più di vent’anni di circa 25/30 tonnellate l’anno di Nocciola Piemonte IGP in guscio presso 6/7 aziende agricole site nei comuni di Carrù e Farigliano (frazioni Mellea, Naviante, Viaiano). Queste aziende sono nostre conferitrici da circa 20 anni.
Nel 2019 sono stato nominato “Ambasciatore della Nocciola Tonda gentile delle Langhe” in virtù della dedizione e valorizzazione di questo prezioso frutto della nostra terra. Rimango quindi realmente stupito e preoccupato dalla possibilità che venga installato un deposito così pericoloso, in una zona particolarmente vocata alla coltivazione della Nocciola del Piemonte IGP e, non ultimo, di importanti vitigni.
Mi risulta che tra Clavesana e comuni limitrofi, insistano circa 200 aziende agricole di coltivazione nocciole per un totale di circa 600 ettari. Sottolineo infine che la Comunità Europea è sempre più attenta ai valori inquinanti presenti nelle materie prime da noi utilizzate, in particolare cacao, nocciole e latte in polvere. I val ori di cadmio, piombo, arsenico, idrocarburi presenti in queste materie prime sono tenuti sotto stretta osservazione.
Un sito di stoccaggio di materiali così pericolosi e inquinanti potrebbe provocare grave pregiudizio alla qualità delle nocciole da noi raccolte - conclude Guido Gobino -, obbligandoci a ricercare altre zone di produzione che garantiscano la salubrità a noi necessaria. La nostra realtà è molto piccola ma ritengo che altre aziende dolciarie più produttive della nostra dovranno rivedere i loro programmi di rifornimento nocciole, abbandonando le coltivazioni limitrofe alla discarica.
Questo a scapito dell’economia del territorio e delle relazioni instaurate con i coltivatori della zona in tanti anni di collaborazione. Sono davvero molto preoccupato".
I PROSSIMI PASSI
Intanto, in avvicinamento alla riunione provinciale della Conferenza dei Servizi prevista per martedì 21 novembre, sono previsti altri passaggi istituzionali e non.
Giovedì mattina 9 novembre i volontari del Comitato per il NO hanno allestito un banchetto di raccolta adesioni presso il mercato settimanale di Carrú.
Per la serata di oggi, venerdì 10 novembre, è invece convocata, presso il Municipio di piazza Rossi in frazione Madonna della Neve, la seduta del Consiglio Comunale che tratterà anche un ordine del giorno relativo al tema; si tratta una seduta straordinaria in modalità "classica" nonostante il gruppo di minoranza "Clavesana per cambiare" avesse chiesto la possibilità di un consiglio "aperto", data la portata dell'interesse sull'argomento.
Domenica 12 novembre si terrà la manifestazione pubblica organizzata per dire No al deposito. L’appuntamento, aperto a tutti quelli che condividono l’istanza, è alle ore 14,30 nell’area industriale di Cascina San Giovanni sulla Fondovalle Tanaro di fronte alla frazione Tetti.
Infine per martedì 14 novembre è prevista la trattazione del question time in deposito nelle prossime ore da parte del Consigliere Regionale Ivano Martinetti, che ha inteso portare nell'aula di Palazzo Alfieri la scottante tematica.