Uno sguardo al passato e uno pensiero ottimistico al futuro, contando sui giovani. Serralunga ha commemorato i caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale, consegnando contemporaneamente ai neodiciottenni del paese una copia della Costituzione. Nel suo discorso il sindaco Sergio Moscone, ricordando i tanti conflitti contemporanei che crescono di intensità e si allargano, ha rivolto parole di fiducia e di speranza perché cessi ogni forma di violenza.
"La nostra Serralunga non è rimasta inerme di fronte a ciò che sta succedendo, non si è girata dall’altra parte, ma, quasi profeticamente, ha fatto partire anche lei un suo grido, seppur flebile, di pace, per l’Italia e per il mondo intero. La bandiera italiana della quarta edizione di Vendemmia Tricolore sventola sulle nostre stupende colline, assieme a quella della pace. I nostri 39 Cru, i cui vini sono apprezzati dal mondo intero, gridano a ogni popolo, con il garrire delle bandiere, la parola Pace".
Prosegue il messaggio del primo cittadino: "Lo gridano in ebraico: shalom! Lo gridano in arabo: salam!, lo gridano in russo: mir! Lo gridano in tutte le lingue del mondo, là dove arrivano i nostri vini, frutto di grande e tenace lavoro, fatto con onestà, fede, rispetto dell’ambiente e delle persone. E tutto questo lo possiamo fare perché dei giovani, i cui nomi sono scritti su questo monumento, si sono sacrificati per ognuno di noi".