Il fine settimana appena trascorso ha visto la maggior parte dei Comuni italiani celebrare la ricorrenza del IV Novembre, festa dell'Unità nazionale e delle forze armate. Nelle città in cui è presente una banda musicale la manifestazione assume indubbiamente una maggiore solennità. L’esecuzione dal vivo degli inni, gli squilli delle trombe e le marce cadenzate in corteo suscitano sempre particolare emozione e apprezzamento da parte del pubblico e delle autorità presenti.
Narzole è una di quelle cittadine fortunate nell’aver un sodalizio musicale che, nel 2024 oramai imminente, si appresta anche a celebrare il traguardo dei trentacinque anni di ricostituzione.
“Dall’inizio della ricostituzione, quasi ben trentacinque anni fa - commenta Alessandra Giaccardi, presidente della Società Filarmonica Narzolese -, siamo colonna sonora delle manifestazioni del nostro paese e, tra le varie, proprio quelle commemorative come quella del IV Novembre. Oggi in particolare la Banda aumenta l’organico con l’inserimento di due tamburi imperiali, che si aggiungono ai quattro già in organico. Diamo quindi ufficialmente il benvenuto a Francesco Sarotto, già veterano bandista con il basso tuba, e Filippo Galvagno, oggi purtroppo assente per motivi di salute”.
La Filarmonica Narzolese, diretta da Federico Gregorio, ha eseguito brani istituzionali da cerimonia quali l’Inno di Mameli e la Leggenda del Piave, altri di tradizione alpina e marce da sfilata come l’Inno degli Alpini e, durante la santa messa, la versione strumentale di “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi.